Dybala poi tutti gli altri. Ranieri riparte dall’argentino per il terzo esordio sulla panchina giallorossa a Napoli. Oggi, salvo sorprese, l’attaccante tornerà ad allenarsi con il gruppo dopo il forfait dell’ultima gara prima della sosta contro il Bologna e la gestione dei giorni scorsi.
Ieri mattina Paulo ha svolto una visita di controllo al Campus Bio Medico per controlli alla schiena con la scelta di posticipare di un giorno il rientro a pieno regime atteso per oggi. Già nella conferenza stampa di presentazione Ranieri ha dichiarato, oltre che una libertà totale nella gestione, di puntare forte sulla Joya, fisico permettendo (“Se sta bene gioca novanta minuti tutte le partite”).
Il tecnico romano è pronto a ritagliarli un ruolo ad hoc più vicino possibile a Dovbyk e con meno campo da coprire. Ma per le questioni tattiche bisognerà attendere i prossimi giorni con i veri allenamenti con la squadra al completo (Paredes e N’Dicka gli ultimi a rientrare domani).
Ma Dybala non è l’unica notizia di ieri da Trigoria. Non c’è pace, infatti, per Mats Hummels. Dopo la gestione umiliante di Juric nei confronti del tedesco, arriva la febbre a fermarlo nel primo giorno di ripresa verso la trasferta di Napoli.
Nelle ultime settimane in diversi hanno dovuto vedersela con l’influenza che ieri ha costretto l’ex Dortmund a fermarsi. Da capire se oggi potrà già tornare ad allenarsi, ma in generale ancora non è scattato l’allarme sulla sua disponibilità per il Maradona. Anche se dovesse restare ai box un paio di giorni, la sua convocazione non sembra in dubbio. Tutt’altro discorso quello del suo impiego. Ranieri ha dato un’apertura importante in conferenza stampa, ma comunque l’allenatore vuole valutare con i propri occhi e con i dati del suo staff l’effettiva brillantezza fisica del calciatore. Vista l’assenza di Hermoso (che dovrebbe tornare domani ad allenarsi ma sarà disponibile per la gara a Londra col Tottenham), molte delle scelte di Sir Claudio dipenderanno dalla presenza o meno del tedesco che se non dovesse esserci obbligherebbe il passaggio alla difesa a quattro, visto che l’ex Cagliari (con annesse promesse su Angelino) non ama adattare i calciatori in ruoli non consoni.
Ieri Ranieri ha parlato alla squadra (che oggi sarà praticamente al completo per la prima volta) ribadendo l’importanza del senso d’appartenenza e della necessità di ritrovare compattezza e voglia di sacrificarsi l’uno per l’altro.
Concetti chiave per ripartire e cercare di fare il meglio possibile dopo il disastroso avvio di questa stagione. Il settantatreenne ha sempre vinto nelle altre due occasioni in cui è subentrato in giallorosso (2-1 al Siena nel 2009 e 2-1 all’Empoli dieci anni dopo).
Questa volta sarà più difficile, ma la voglia è sempre la stessa se non ancora superiore. Con un occhio più attento e proiettato al futuro, quando nelle decisioni cruciali che il club prenderà, avrà anche lui voce in capitolo.
FONTE: Il Tempo – L. Pes