Intendiamoci, la Roma che immaginavamo quest’estate fin qui l’abbiamo vista poco, un paio di partite in Champions, a larghi tratti nel derby, nel primo tempo di Firenze e poco altro. Tutto questo ha generato una serie di critiche che possono pure starci, un po’ meno possono starci cattiverie e falsità propagandate a prescindere da chi, poveracci, non ha altre opportunità per provare i piaceri della vita. Perché può andare bene tutto, la società vende tutti, Di Francesco non è all’altezza, i giocatori sono una banda di scarsoni o quasi, i giornalisti sono quelli descritti da Di Maio (…)
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