James Pallotta e Monchi, rigorosamente in quest’ordine. Sono loro due, secondo addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati, i maggiori responsabili della crisi che sta vivendo la Roma. Più di Di Francesco e dei calciatori, che non sono comunque esenti da colpe […]. «Le sensazioni di molti – le parole di Angelo Di Livio – si sono rivelate giuste. Se ogni volta smonti la squadra non ti può andare sempre bene, prima o poi la paghi. La responsabilità è di chi ha fatto ancora una volta scelte pericolose sul mercato». Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Conidi, cantante tifosissimo della Roma. «Sono in disaccordo con questo mercato che ha portato via dei pilastri, non solo per le qualità tecniche ma anche per temperamento. […]».
Punta il dito sull’operato della società anche un grande ex come Claudio Ranieri. «Quando Di Francesco ha firmato – le sue parole a Radio Uno – sapeva a cosa andava incontro […]. Quest’anno gli hanno venduto la spina dorsale della squadra. […]». Stesso pensiero per un altro ex come Cesare Prandelli. «Hanno cambiato molto – le parole del tecnico a Radio 24 -, forse manca un po’ l’anima di questa squadra […]». Sui social non si è placata minimamente l’onda lunga della protesta, cominciata quando ancora non era terminata la gara di Bologna. «Pallotta e Monchi, andate a casa!», la sintesi del pensiero di molti tifosi su Twitter. […] Purtroppo per Di Francesco, però, non si tratta di un calciatore ma della parola ormai più temuta da tutti i tifosi romanisti.