Quella di Tor di Valle è un’idea che pian piano sta abbandonando l’orbita giallorossa per quanto riguarda il nuovo stadio. Così, a trent’anni di distanza dall’ultima partita disputata al Flaminio, la Roma sta concretamente valutando l’ipotesi di tornarci a giocare.
La famiglia Friedkin, nuova proprietaria del club, qualora riuscisse a ottenere la concessione da parte del Comune, sta pensando ad affidare il progetto di ristrutturazione dell’impianto addirittura a Renzo Piano.
L’area di Tor di Valle non piace per viabilità e sovradimensionato. E poi c’è Tor Vergata dove però i terreni sembrano avere dei problemi di assegnazione da risolvere. Il Flaminio lo si porterebbe a 45.000 spettatori, investendo nel complesso circa 350 milioni.
Se i vincoli architettonici potrebbero essere superati dalla nuova legge sugli stadi, la viabilità, l’ordine pubblico e le questioni archeologiche non facilitano il compito. Intanto c’è da risolvere il nodo Tor di Valle: c’è l’ipotesi che Eurnova faccia causa alla Roma in caso di uscita dal progetto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini