Il tempismo, nel calcio, è fondamentale. Tra un gol e un pallone in tribuna passa una frazione di secondo, come tra un salvataggio miracoloso e un rigore procurato. Lo stesso vale per il calciomercato, una giungla dove devi correre veloce sia se sei cacciatore che se sei preda. Spesso criticati per il loro mutismo, i Friedkin stanno facendo la rivoluzione silenziosa.
In tanti club vale la legge “prima si vende e poi si compra”, la Roma ha ribaltato il concetto perché certi treni passano una volta sola, come quello che ha portato Dybala in giallorosso, dopo che per settimane l’argentino era stato in mano all’Inter. Tiago Pinto aveva avuto un contatto con gli agenti di Dybala un mese fa, poi si era spenta la luce perché la destinazione della Joya sembrava definita.
Come è poi successo anche con Bremer, però, l’Inter non ha chiuso la trattativa e la Roma è stata pronta a inserirsi con un blitz. Tentennare, cercando prima di piazzare gli esuberi, avrebbe bruciato l’occasione. Questo non significa che la Roma, da qui a fine mercato, non farà cessioni anche importanti.
Nessuno può garantire che Zaniolo resterà, come Tiago Pinto disse mesi fa in un impeto di sincerità. La nuova rotta, però, è stata comunque tracciata. I Friedkin sono abilissimi negli affari ma hanno anche un cuore tifoso: non si tirano indietro davanti ai sogni e questa sì che è una rivoluzione.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri