Il sorteggio del destino. L’urna di Nyon mette di fronte la Roma e il Siviglia di Monchi. Proprio lui, il dirigente prima amato e poi ripudiato da Pallotta, l’uomo che secondo il presidente e la stragrande maggioranza dei romanisti è colpevole del ridimensionamento giallorosso, causa cessioni eccellenti e acquisti toppati.
Sarebbe in realtà lo stesso diesse della squadra arrivata a giocare la semifinale di Champions, ma con una rosa costruita in gran parte da Sabatini. Due anni dopo il palcoscenico è meno prestigioso, ma in questi ottavi di Europa League (andata in Spagna il 12 marzo alle 18.55 con duemila posti a disposizione nel settore ospiti, ritorno all’Olimpico sette giorni dopo alle 21) entrambe le squadre si giocano le residue speranze di rendere questa stagione memorabile.
«Preferivo evitare» risponde Monchi ai tanti che gli scrivono da Roma dopo il sorteggio, perché lo spagnolo sa bene cosa comporterà questa doppia partita. Ritroverà qualche amico, sì, ma dovrà tornare nella città dove ha una reputazione pessima, per colpe sue e non solo: vendere prima Alisson poi Salah è stato un obbligo, Nainggolan una scelta che ha comunque portato a Trigoria Zaniolo nello scambio con l’Inter, le vere responsabilità da imputare a Ramon sono semmai i vari Nzonzi, Pastore, Karsdorp e la delusione Schick, tutti investimenti non ripagati sul campo e che pesano tuttora sul bilancio.
L’accoglienza si annuncia pesante per il dirigente «scappato» nella sua Siviglia, basta dare un’occhiata ai profili ufficiali del club andaluso dove gli insulti dei romanisti a Monchi si sprecano. Ma poteva andare meglio anche ai giallorossi, perché la rivale è una delle peggiori dell’urna. Si autodefiniscono i «pentacampioni» visto che questa coppa l’hanno vinta cinque volte, tre da quando si chiama Europa League, tutte con Monchi al comando.
Il torneo è il loro habitat naturale, mentre la Roma non ha mai superato gli ottavi nella nuova versione della competizione. Il Siviglia ha eliminato la Lazio un anno fa ai sedicesimi, in questa stagione ha dominato il girone con cinque vittorie e una sconfitta ininfluente, mentre ha sofferto più del previsto per superare il turno con il Cluj (1-1 fuori e 0-0 al ritorno): ai rumeni è stato annullato conla Var il gol-qualificazione in Spagna negli ultimi minuti.
I biancorossi hanno acquistato Suso dal Milan nel mercato di gennaio, hanno in rosa l’ex rossonero Ocampos e l’ex palermitano Vazquez, hanno ripreso Banega passato per l’Inter e in difesa i punti di forza sono Koundé e Diego Carlos. In Liga sono terzi a pari merito con l’Atletico Madrid, mentre in Coppa del Re sono stati eliminati a sorpresa agli ottavi dal Mirandés. Li allena Lopetegui, che lo scorso che lo scorso anno ha battuto la Roma nel girone di Champions 3-0 col Real Madrid.
«Sarà una sfida tirata – dice l’ex tecnico della nazionale spagnola – tra due squadre con valori simili». Secondo Fonseca «il Siviglia è una delle squadre più forti del torneo, sarà importante giocare la seconda partita in casa». L’Olimpico aspetta Monchi, lui avrebbe evitato volentieri di tornarci.
FONTE: Il Tempo – A. Austini