Cielo sereno sulla Juventus, con lo scudetto 2017 a splendere come il sole soltanto per Massimiliano Allegri e i suoi giocatori. Erano queste le previsioni alla vigilia del campionato. L’attendibilità del meteo a lunga scadenza però, è sempre relativa. E così nel cielo bianconero è apparsa una nuvola ingombrante: la corsa verso il sesto scudetto consecutivo non sarà senza rivali, come si poteva ipotizzare dopo la dimostrazione di superiorità data nel campionato scorso e dopo i grandi colpi del mercato, alcuni dei quali ai danni delle rivali (Higuain e Pjanic strappati a Napoli e Roma). La nuvola in questione ha il colore giallorosso della Roma di Spalletti e si era profilata sull’orizzonte bianconero già l’anno scorso, dopo che il tecnico toscano aveva sostituito Rudi Garcia, anche se allora era troppo lontana per impensierire una Juve lanciata a tutta velocità verso il quinto titolo di fila: nelle ultime 15 giornate, però, i giallorossi quella velocità l’avevano pressoché eguagliata, conquistando 39 punti contro i 40 dei bianconeri.
LA CONFERMA Quell’eccellente finale fu costruito su una manovra veloce in cui esterni offensivi e mezze punte si esaltavano. Nel frattempo Spalletti ha ritrovato il vero Dzeko, aggiungendo il peso e l’istinto del gol di un vero centravanti. Come evidenzia Adriano Bacconi qui a fianco, questo ha portato i giallorossi a poter contare su un potenziale offensivo eccezionale per qualità e varietà. Un potenziale da scudetto, che fa della Roma una vera rivale per la Juve, mentre proprio la sterilità in zona gol, provocata dall’addio di Higuain e dall’infortunio di Milik, mette in ombra il Napoli. Un duello non certo nuovo, quello che si profila: i giallorossi sono arrivati secondi in due dei cinque campionati di fila vinti dalla Juve e la rivalità ha fatto la storia negli anni Ottanta, con le sfide tra Platini e Falcao e i battibecchi tra Boniperti e Viola. Polemiche che hanno acceso anche alcuni degli scontri diretti più recenti, nei quali c’è stata una netta supremazia bianconera: sei vittorie, due pareggi e due sconfitte negli ultimi cinque anni.
IL PRIMO SNODO In questo campionato Juve e Roma non si sono ancora affrontate: lo faranno sabato 17 dicembre alle 20.45 allo Stadium. Nel girone d’andata non si può certo parlare di partita decisiva, ma il suo peso, soprattutto psicologico, sarà elevato: una vittoria bianconera potrebbe frustrare le ambizioni giallorosse, mentre un successo romanista darebbe una potente spinta emotiva agli uomini di Spalletti. La sfida delloStadium, inoltre, sarà l’ultima di un ciclo di quattro partite difficile per entrambe le squadre. Forse un po’ di più per la Roma: i giallorossi infatti il 4 dicembre se la vedranno con la Lazio nel derby, mentre la Juve ospiterà la sorprendente Atalanta; durante la settimana i bianconeri giocherano ancora in casa con la Dinamo Zagabria in Champions, mentre la Roma andrà a Bucarest contro l’Astra in Europa League. Al ritorno dalla Romania i giallorossi riceveranno il Milan all’Olimpico lunedì 12, il giorno dopo il derby di Torino. Prima di questo miniciclo entrambe affronteranno il Pescara in casa (i bianconeri alla ripresa e i giallorossi la giornata successiva) ed entrambe avranno una trasferta insidiosa (la Roma a Bergamo nel prossimo turno, la Juve in casa del Genoa in quello seguente). Sulla carta leggermente più facile, invece, il finale della squadra di Allegri: trasferta a Crotone alla 18ª giornata e Bologna in casa alla 19ª, mentre la Roma affronterà il Chievo in casa e il Genoa a Marassi nell’ultima giornata del girone d’andata.
IL FATTORE AFRICA L’inizio del girone di ritorno coinciderà con quello della Coppa d’Africa: altro fattore che potrebbe condizionare il duello. Numericamente saranno i bianconeri i più penalizzati, visto che perderanno Asamoah, Benatia e Lemina, mentre Spalletti dovrà salutare il solo Salah. L’incidenza sui risultati del giallorosso, però, è stata finora maggiore di quella dei tre bianconeri: nessuno di questi è titolare con la rosa al completo, mentre l’egiziano è assieme a Dzeko il trascinatore della Roma. Considerato che la finale del torneo africano si disputerà il 5 febbraio, comunque, per la lunga volata finale Allegri e Spalletti potranno contare su tutte le proprie forze.