L’Epifania di Borja Mayoral è concisa con il giorno che gli spagnoli dedicano ai Re Magi. Il dono che Borja ha scelto per la Roma è stato oro con un retrogusto d’incenso che adesso si avverte nella città quando tra i tifosi si urla il suo nome. Per un centravanti arrivato dal Real Madrid poteva essere naturale aspettarsi i tappeti rossi all’arrivo a Fiumicino. È l’atteggiamento che forse ha tradito uno dei più recenti predecessori, Patrick Schick, che soffriva da matti il complesso del vice Dzeko. Invece Borja Mayoral ha vissuto la difficoltà di inserimento come una sfida.
E pian piano la sta vincendo: con 6 gol segnati in soli 721 minuti giocati. E adesso la sua legittima ambizione, “posso giocare anche con Dzeko, non solo al posto di Dzeko”, si fonda su basi piuttosto concrete. Non accadrà contro l’Inter e forse nemmeno contro la Lazio. A dirla tutta fin qui non è mai accaduto, neppure per un minuto. Ma verranno momenti in cui, magari a partita in corso, la Roma cambierà assetto tattico e ricorrerà al doppio centravanti.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida