La Roma di Darboe basta per battere lo Zorya in Ucraina, anche se l’ingresso in campo di big come Zaniolo e Abraham, a metà della ripresa, cambia definitivamente la partita. I giallorossi vincono la loro seconda gara consecutiva in Conference League (0-3 El Shaarawy, Smalling, Abraham), che poi sarebbe la quarta contando le due dei playoff, provando ad allontanare la scia pesante della sconfitta nel derby e avvicinandosi alla sfida con l’Empoli di domenica. Dato curioso, per la prima volta nella sua storia, in una partita della Roma hanno segnato due giocatori inglesi, con Smalling di nuovo in rete dopo un anno e tre mesi.
“È il risultato quello che conta — spiega Mourinho alla sua gara numero 200 in Europa — importante è aver vinto dopo il ko nel derby, senza infortuni e facendo riposare alcuni giocatori. Darboe? Ha giocato molto bene, ha dato equilibrio, ha fatto buone scelte, ha letto bene le situazioni difensive, sono molto soddisfatto. Ora pensiamo all’Empoli, dopo il lungo viaggio di ritorno”.
La notizia d’avvio è l’esclusione, anche dal turnover di coppa, di Villar. E con lui di Diawara. Mourinho ha preferito dare una chance appunto a Ebrima Darboe, la cui storia è una favola a lieto fine e che la scorsa stagione si era messo già in mostra in prima squadra. Dallo sbarco da clandestino in Italia, all’opportunità di esordire tra i grandi anche sotto la guida del portoghese, il centrocampista del Gambia prova a mettersi in evidenza, per sfruttare l’enorme occasione ed è subito suo l’assist per il gol di El Shaarawy.
Una partita ordinata e lucida, per il ragazzo, che non si è fatto prendere dalla voglia di strafare ed è stato attento alle indicazioni ricevute dal tecnico, superando nelle gerarchie anche i colleghi di prima squadra. “Ho parlato con Mourinho e so il lavoro che sta facendo con Darboe — spiegava, prima della partita, il gm Tiago Pinto — Il ragazzo ha fatto bene nella scorsa stagione, Mourinho lo segue molto e oggi per Darboe è un’opportunità. Mi aspetto che faccia bene, mi piace molto e penso che abbia una prospettiva importante”.
Il dirigente giallorosso torna poi sul derby perso dalla Roma. “La prima cosa che dobbiamo fare quando perdiamo, è capire internamente cosa dobbiamo migliorare. Ma tra giovedì e domenica abbiamo avuto criteri diversi sul tema arbitrale. Ci siamo fatti sentire, ma non vogliamo guerra o confusione. Vogliamo rispettare le Istituzioni, ma siamo rimasti arrabbiati per queste due partite con Udinese e Lazio, dove la Roma è stata danneggiata. La Roma è sempre stata un club che dal punto istituzionale lavora con tutti“.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza