Aggiungi un posto a tavola. Quella del prossimo (quanto?) direttore sportivo della Roma griffata Friedkin. Da ieri nel casting, che peraltro con il passare delle settimane si è via via smagrito, bisogna aggiungere l’olandese Jon De Jong. Nome fatto dai microfoni di Teleradiostereo, De Jong ora è al Psv con cui ha un contratto in corso fino al giugno del 2022.
Con un passato importante da scout, potrebbe essere la figura giusta da affiancare a Luis Campos che rimane comunque il favorito per assumere le redini della direzione calcistica della Roma dove è probabile che nel momento della fumata bianca preferirebbe mettere un suo uomo (Olivier Gagne appena dimessosi dal Lille?). In ogni caso, chiunque dovesse arrivare, una delle priorità che dovrà essere affrontata sarà quella, come da richiesta di Fonseca, di garantire alla rosa giallorossa un esterno offensivo che vada, se possibile, a ridimensionare il ko di Zaniolo e, pure, le partenze di Under, Kluivert e Perotti.
Al momento attuale ci sono tre nomi che potrebbero arrivare a gennaio. Il primo è una vecchia e cara conoscenza come El Shaarawy, il secondo è il brasiliano Bernard attualmente alla corte di Carlo Ancelotti all’Everton, il terzo, comunque a parecchia distanza, l’olandese Depay.
El Shaarawy Non è un mistero per nessuno che il Faraone sia stato già nel passato mercato estivo a un passo dal ritorno alla Roma. Non ci fosse stato il ritardo nel trasferimento di Perotti in Turchia, è probabile che l’affare si sarebbe concluso nell’ultimo giorno di mercato, roba tipo Smalling. Invece, niente, anche se le parti si sono date appuntamento per fare un secondo tentativo a gennaio. Tra Roma e giocatore non ci dovrebbero essere problemi per trovare l’accordo. Il Faraone ha lasciato un pezzo di cuore a Trigoria, la società è pronta a riaccoglierlo a braccia aperte.
Il problema non è tanto l’ingaggio del giocatore che ha già fatto sapere di essere pronto a tagliarlo di parecchio rispetto ai quindici milioni e spicci che prende in Cina. Semmai si dovrà trovare un accordo con lo Shangai che non è intenzionato ad accontentarsi della rescissione del contratto del giocatore che, pure, garantirebbe un risparmio di circa ventiquattro milioni netti (un anno e mezzo di stipendi). Su questo aspetto sta lavorando lo stesso El Shaarawy supportato, come sempre, dal fratello Manuel. Se riusciranno a svincolarsi dal club cinese, per il Faraone la strada per il ritorno a Trigoria diventerebbe in discesa. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri