Uno deve parare, l’altro spingere sull’acceleratore ed il terzo inventare, possibilmente lontano dall’area avversaria, perché lì non gli riesce bene, come ha spiegato Spalletti. Tutti e tre, però, stasera si vogliono ritagliare un posto al sole, magari con una prestazione che resti, di quelle che rubano l’occhio e rapiscono il cuore. Certo, l’avversario è di «Serie B», per così dire, ma questo ad Alisson, Emerson e Gerson interessa poco, loro che rappresentano un Brasile che cerca spazio, gloria e magari anche un po’ di considerazione in più.
IN PORTA – Alisson dunque tornerà titolare, per la sua 4a gara stagionale, tutte giocate in Europa. Oggi, a tutti gli effetti lui è il portiere di coppa, anche dopo le dichiarazioni rilasciate da Szczesny in nazionale. «Ma lo correggo io a Wojciech, se non ha giocato con l’Astra Giurgiu non è perché la gara era già vinta ma perché non l’ho fatto giocare io – ha detto Spalletti – E contro l’Austria Vienna giocherà ancora Alisson, che ha dimostrato di poterci stare. E non so se questo determinerà in Szczesny un altro scatto». In realtà il portiere polacco un altro scatto lo aveva già avuto ancora in patria, con delle dichiarazioni che sono uscite nelle ultime ore, antecedenti alla sfida con l’Armenia. «Ripeto, io voglio giocare tutte le partite e se non sarà possibile da portiere, vorrà dire che giocherà in un altro ruolo, magari difensore. Così Spalletti sarà costretto a farmi giocare sempre», ha risposto Wojciech – scherzandoci su – ad una domanda dello stesso giornalista che lo aveva agitato qualche giorno prima, alla vigilia della gara con la Danimarca.
IN CAMPO – Poi c’è Emerson, forse quello che è uscito più con le ossa rotte dalla falsa partenza giallorossa. Eppure il brasiliano a Spalletti piace eccome e il tecnico toscano è convinto che presto sia in grado di buttarsi alle spalle questa patina di sfiducia e di conquistarsi proprio un posto al sole. Giocatore di gamba, ha corsa e anche un buon calcio. Finora ha difettato nelle chiusure difensive e nella gestione della personalità. Ma l’Austria Vienna potrebbe essere un nuovo inizio. Esattamente come per Gerson, che giocherà la sua seconda da titolare, dopo quella in casa del Viktoria Plzen. «Ha buone qualità, ma è un ragazzo, non ce lo scordiamo – ha detto di lui l’allenatore giallorosso – Ha qualità e velocità di piede, ma non è rapidissimo di gambe. Può anche giocare a ridosso della linea difensiva avversaria, ma lì c’è più densità ed è facilmente marcabile. Più basso, invece, va meglio, magari anche tra i due mediani davanti alla difesa, dove può sfruttare la sua qualità nell’organizzazione». Più o meno quello che lo scorso anno Spalletti fece con Pjanic…