José Mourinho non si è mai iscritto alla lista dei “giochisti” e non ha mai scelto un modulo di riferimento, non è un allenatore dogmatico, ma ha delle preferenze. Dopo il desolante pareggio contro il Sassuolo ha confessato che quello con la difesa a 4 è l’assetto che gli piace di più. Nessuno, Mourinho per primo, può essere soddisfatto del settimo posto in classifica. La domanda però rimane: perché? Secondo l’allenatore la risposta è una ed è la mancanza di un regista.
Lo Special One voleva Xhaka, che non è arrivato né a giugno né a gennaio, ma neanche uno simile a lui. Si può giocare senza un regista, ma spesso diventa necessario rifugiarsi nel lancio lungo e senza un adeguato schermo davanti alla difesa si cerca di saltare il centrocampo e fare un gioco di posizione. Le prossime 13 partite di campionato serviranno come scrematura per la prossima stagione, ma l’obiettivo di Mourinho è quello di costruire una rosa molto più competitiva di questa.
Il punto dolente resta il regista. Insieme a quello di Granit Xhaka c’è anche il nome di Pierre-Emile Hojbjerg, 26 anni, ex Bayern Monaco, che ha giocato molto bene con Mourinho al Tottenham. Il danese ha detto che il portoghese è stato l’allenatore con cui si è trovato meglio, ma la sua situazione con gli Spurs è peggiorata e a gennaio è arrivato anche Bentancur. La prossima stagione per la Roma deve essere quella del riscatto e quindi va preparata immediatamente.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri