Dopo alcuni colpi di assestamento (Juan Jesus, Mario Rui e Fazio), la Roma piazza quello con la C maiuscola. Oggi alle 13,30 sbarca nella capitale Thomas Vermaelen, difensore belga del Barcellona con passato all’Ajax e all’Arsenal. Il costo dell’operazione 2 milioni per il prestito e 10 per il riscatto (con la volontà da parte di Sabatini d’includere nell’obbligo un numero di presenze). L’arrivo di Vermaelen – che firmerà un triennale con opzione per la stagione successiva – fa compiere alla retroguardia giallorossa un indiscusso salto di qualità. Vermaelen è il prototipo del difensore che Spalletti stava cercando: mancino, abile con il pallone tra i piedi, capace di far iniziare l’azione da dietro, senza contare lo spessore caratteriale e d’esperienza che si porta dietro.
Il profilo perfetto con un neo non trascurabile. Negli ultimi tre anni gli infortuni non hanno dato tregua al belga che ha disputato nelle squadre di club appena 42 partite anche se ora è reduce da un campionato europeo giocato a buoni livelli. L’arrivo e la definizione dell’operazione entro domani quando verranno effettuate le visite mediche, permette alla Roma d’inserirlo nelle lista Uefa e di averlo a disposizione per i playoff di Champions col Porto. Proprio dal’esito del doppio confronto dipenderà poi l’accelerazione finale per il completamento della rosa.
Mancano un terzino destro (Zabaleta il sogno, Manquillo il più semplice da prendere) e un centrocampista, individuato nonostante le difficoltà dell’operazione, in Borja Valero che però la Fiorentina continua a dichiarare incedibile. Qualora invece dovesse uscire uno tra Ricci e Iturbe, la Roma andrebbe su Hakim Ziyech marocchino (ma dal passaporto olandese) del Twente che sarebbe già stato bloccato. Per Gyomber infine, oltre al Pescara (in pole position), si sono fatte sotto pure Atalanta e Alaves.