L’obiettivo concreto è completare il perimetro. Si è fermato contro la Juventus, contro la Juventus potrebbe ripartire. Un girone e una pandemia dopo, dal lockdown al countdown. Immaginiamo che il campionato riparta davvero a metà giugno, con buona pace del ministro Spadafora: Nicolò Zaniolo non potrebbe ricominciare l’attività agonistica come tutti gli altri ma avrebbe la ragionevole speranza di tornare a buoni livelli di affidabilità in una partita della Roma entro la fine della stagione, a estate inoltrata. Magari proprio a Torino, allo Juventus Stadium, ultima giornata.
Decorso L’importante in questo processo sarà non fare il passo più lungo della gamba, o meglio del ginocchio. L’articolazione ormai è guarita sotto ogni aspetto, il legamento crociato ha recuperato la stabilità necessaria. Il chirurgo Mariani che lo ha operato a gennaio, cioè quattro mesi fa, a Zaniolo ha detto scherzosamente: «Non ti voglio più vedere».
Il senso naturalmente è che la convalescenza ha raggiunto una fase nella quale non occorrono visite di controllo. Bisogna andare sul campo e in palestra a lavorare con lo staff della Roma per ritrovare una buona condizione atletica. Da questo punto di vista la quarantena non è stata d’aiuto, perché ha obbligato il giocatore a gestirsi da solo, sia pure sotto il controllo a distanza dei medici e dei preparatori.
Intensità Ma è andato tutto liscio: nelle ultime settimane Zaniolo ha ripreso anche a correre sul tapis-roulant, sul terrazzo della sua casa al Torrino, e si prepara a ricominciare gli allenamenti sul campo. Una volta a Trigoria potrà svolgere per intero il lavoro atletico e poi, per gradi, riprendere contatto con il pallone. Finora si è esercitato soltanto con le palline leggere, per mantenere dimestichezza con il mezzo senza stressare la gamba. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida