Dalla dirigenza della Roma viene confermato il desiderio d creare un progetto a medio termine, che abbia nei giovani talenti già in casa (o da trovare, grazie al nuovo staff messo in piedi dal general manager Tiago Pinto) le basi per il futuro. Nello stesso tempo, però, si capisce come Mourinho per accelerare il cammino (come auspicato nella prima conferenza di presentazione), intende puntare molto sull’esperienza e sull’abitudine al successo che alcuni “Grandi Vecchi” possono portare.
Tutto questo a cominciare dal ruolo chiave del portiere, dove da tempo si è deciso di puntare su Rui Patricio. Dopo un blitz per le visite mediche, il giocatore si dovrebbe aggregare al gruppo giallorosso nella seconda parte del ritiro, da svolgere in Portogallo.
Toccherà quindi ad un 33enne difendere la porta della Roma. A guidare la retroguardia sarà Smalling, 31 anni, chiamato a beneficiare dell’effetto Mou per ritrovare lo smalto della sua prima stagione in giallorosso. Se Pedro è chiamato a fare le valigie (piace in Arabia e Usa), come anche Pastore, continueranno ad avere invece un ruolo centrale sia Mkhitaryan che Dzeko.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini