La Roma è indignata, delusa, furiosa. Non solo per la questione arbitrale, che dati alla mano nel corso della stagione ha penalizzato i giallorossi, fino a mettere a rischio la qualificazione in Europa League per la prossima stagione. Adesso tutto dipende dalle ultime due partite di campionato. La Roma gioca l’ultima a Torino. È in programma domenica 22, a tre giorni dalla finale di Conference League contro il Feyenoord.
La sera stessa della conquista della qualificazione per Tirana, Mourinho aveva chiesto espressamente alla Lega di anticipare al venerdì la partita di Torino, per avere almeno quattro giorni per preparare la finale. Il giorno successivo, venerdì scorso, la Roma ha inviato alla Lega richiesta formale di anticipo. Ad oggi non è arrivata nessuna risposta. La Lega rinvia la decisione a lunedì prossimo, quando saranno noti i risultati della penultima giornata. Sicuramente accontenterà la Roma ed è allo studio una divisione in fasce dell’ultima giornata, in base agli interessi di classifica.
Venerdì 20 potrebbero giocare in concomitanza le squadre impegnate per l’Europa League (Lazio, Roma, Fiorentina e Atalanta), sabato quelle per la retrocessione (il gruppo si sgranerà alla luce dei risultati della penultima giornata) e domenica quelle in cui sono impegnate Milan e Inter, le due contendenti rimaste per lo scudetto. Ma c’è un problema per accontentare la Roma: Lazio e Fiorentina giocano lunedì la penultima giornata, anticipare al venerdì significherebbe avere quarantotto ore di meno per recuperare rispetto alla Roma, che gioca in anticipo sabato.
Inoltre pare che neppure il Torino sarebbe molto contento di anticipare l’ultima giornata al venerdì, quando aveva programmato di festeggiare la conclusione del campionato con i propri tifosi la domenica. Insomma, un bel pasticcio. Resta il fatto che per la Roma è un grosso problema l’organizzazione della trasferta di Torino, perchè dieci giorni prima non può affrontare neppure l’aspetto logistico, con gli alberghi quasi tutti pieni per il Salone del libro. (,,,)
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo