L’emergenza spinge a trovare soluzioni, spinge verso l’oltre, ma a un certo punto arriva il crollo e in campo si trascinano sempre gli stessi giocatori che lentamente perdono smalto e testa. Difficoltà fisica e mentale e al Bologna basta poco per prendersi i tre punti. Non vanno le gambe e la testa non produce idee: Roma lenta e prevedibile al Dall’Ara, con gli avversari che hanno corso meglio e sono più stati più lucidi, anche se i giallorossi con un pizzico di fortuna avrebbero potuto pareggiare. Il tecnico è stato abbandonato dal centrocampo, incapace di far girare la palla, mentre gli attaccanti sono sembrati meno ispirati del solito, anche se a Zaniolo non hanno fischiato nulla, ma anzi lo hanno punito alla prima reazione, tanto che Mourinho a fine partita gli ha consigliato di lasciare la Serie A.
Ieri sera la Roma ha compromesso anche il prossimo match, con l’ammonizione immeritata di Abraham e il giallo a Karsdorp, entrambi diffidati. Si fa male anche El Shaarawy. Il tecnico si aspettava di giocarsi la propria partita del cuore in altre condizioni e invece la squadra di Inzaghi è avanti di 9 punti. Ieri Mourinho ha provato a cambiare il match con i cambi, che non hanno portato però la spinta che il tecnico prevedeva, hanno anzi sbilanciato un po’ di più la squadra. Shomurodov non riesce a supportare le punte, Cristante cerca di dare ordine ma fa più confusione, Vina ha perso un po’ il passo dopo il lungo stop. All’appello ieri è mancata la Roma, che ha pagato tutto in una volta lo sforzo delle ultime settimane.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni