Tredici milioni netti in due, che possono superare tranquillamente quota 15 con i vari bonus. Di fatto, oltre il 15% del monte ingaggi della Roma finisce nelle tasche di Romelu Lukaku e Paulo Dybala. Il che non dovrebbe neanche sorprendere più di tanto, considerando che sono i due giocatori più forti della squadra giallorossa.
In tanti, però, a Roma si iniziano a chiedere se ne vale davvero la pena. Perché il centravanti belga viene da una serie di brutte prestazioni, soprattutto contro le altre big, ultima delle quali proprio la partita di sabato sera contro la sua ex squadra, l’Inter.
Mentre il fantasista argentino deve convivere sempre con una condizione fisica che non fa mai stare sereni fino in fondo. Ed allora, anche in vista del profondo rinnovamento che i Friedkin lanceranno a giugno prossimo, la domanda che si fanno in molti tra i tifosi della Roma è: Lukaku e Dybala ci saranno ancora? E soprattutto: vale la pena o meno puntare ancora su di loro?
La situazione della Joya è chiaramente diversa da quella di Lukaku. Prima di tutto perché Dybala è un asset societario, è di proprietà della Roma, con cui ha un contratto fino al 2025 (più opzione per un altro anno ancora), al contrario invece del belga (che è in prestito dal Chelsea). E poi perché Dybala in questo anno e mezzo ha dimostrato tanto, ha prodotto ed ha anche inciso.
Diverso, invece, il discorso per Lukaku, che non è della Roma e che quasi sicuramente a giugno saluterà tutti. Mai come ieri nelle radio romane sono piovute critiche sul centravanti belga, con un solo comun denominatore, nelle partite che contano non sia mai decisivo. Considerando che tra costo del prestito ed ingaggio stagionale Lukaku “pesa” per circa 20 milioni sulla stagione giallorossa, è evidente come in tanti si chiedano se non fosse stato forse meglio investire quei soldi sul cartellino di un giocatore da poter poi patrimonializzare.
Ovviamente, tutta la differenza del mondo la farà l’eventuale qualificazione alla Champions League della prossima stagione o meno.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese