Qui non si tratta più neanche di pungolare. Siamo arrivati direttamente al martellamento, privato e mediatico. Dopo il tifoso nel paddock di Silverstone, dopo l’invito esplicito di Thiago Silva, adesso anche Enzo Fernandez chiama Paulo Dybala al Chelsea: “Gli ho detto che lo sto aspettando a Londra, insieme potremo condividere asado e mate. Spero proprio possa arrivare”.
I due hanno vinto il titolo mondiale a dicembre con la nazionale argentina, pochi giorni prima che la nuova proprietà del Chelsea comprasse Enzo Fernandez dal Benfica per la modica cifra di 121 milioni di euro, il trasferimento più costoso nella storia della Premier League. Per strappare Dybala alla Roma agli inglesi basterebbe pagare una cifra dieci volte inferiore, vista la clausola da 12 milioni che consente a Paulo di svincolarsi entro la fine di luglio in caso di accettazione di offerta di un club non italiano.
Insomma è meglio non dare per scontato il finale di questa storia. Domenica sera, rientrando proprio dall’Inghilterra, Dybala non ha mai detto “rimango e basta, chiuso il discorso, non vado da nessuna parte”. Ha detto piuttosto di essere «carico e felice» e di voler rimanere a Roma “sì, perché cominciano gli allenamenti”. Non serve essere maliziosi per capire che il suo entourage, capitanato dall’agente Jorge Antun, stia aspettando un incontro con Tiago Pinto per sistemare il contratto.
Per fermare l’escalation, la Roma può solo alzare la posta. Ottenendo magari in cambio un prolungamento del contratto (dal 2025 al 2026) e una modifica della clausola di rescissione attuale, 12 milioni per l’estero appunto e solo 20 per l’Italia. Ma se Dybala guadagna 4,5 milioni più bonus, che nella scorsa stagione sono diventati 6 grazie ai bonus individuali, Tiago Pinto dovrà offrire qualcosa in più per trattarlo come il calciatore più pagato della rosa. I 6 milioni possono diventare la base fissa, alla quale aggiungere i premi personali e collettivi eventualmente maturati.
Il vantaggio negoziale della Roma è che il Chelsea non ha ancora presentato la propria proposta. Il vantaggio emotivo è che Dybala, idolatrato dai tifosi e protetto da Mourinho, non ha ancora i capogiri strategici che preludono alle separazioni: i suoi duetti social con Matic stanno deliziando i tifosi romanisti. Il mate e l’asado si possono preparare anche a Casalpalocco, nella villa vip che Paulo occupa dallo scorso anno. Ma è meglio non tentennare quando un campione di questo livello richiede attenzioni.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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