Dzeko e Salah meglio di Messi e Suarez. No, non è una follia, ma la strettissima cronaca. Chi l’avrebbe detto un anno fa, quando il bosniaco era diventato lo zimbello dei tifosi e Salah restava tre mesi interi senza segnare lo straccio di un gol. Oggi è tutta un’altra storia: dieci gol il bosniaco, otto l’egiziano. In totale sono 18, più di qualsiasi altra coppia nei migliori cinque campionati europei (e non solo). Solo per intenderci: Messi e Suarez ne hanno realizzati 8 a testa per un totale di 16. Come Cavani-Lucas (11 e 5), come Diego Costa e Hazard.
A rendere ancora più significativo il primato dei romanisti, il fatto che soltanto una rete – quella di Dzeko al Sassuolo – è arrivata su rigore. “Non voglio un giocatore da 35 gol perché se si ferma poi che m’invento? Voglio una squadra che sappia segnare con tutti i giocatori“: questa la filosofia di Spalletti. Il miglior attacco del campionato in Europa è soltanto il quinto, ma può contare su due attaccanti che dopo un anno di rodaggio sono diventati inseparabili. Si “piacciono“, nel senso che hanno imparato a sfruttare l’uno le qualità dell’altro per metterlo in condizione di far gol e per sfruttarne i movimenti: “Mi piace giocare con lui perché è uno che aiuta sempre la squadra, anche quando non segna“, dice l’egiziano del collega bosniaco. A cui ha già servito tre assist dall’inizio della stagione. A sua volta, è diventato con la tripletta al Bologna il miglior realizzatore interno della Roma (7 reti all’Olimpico). Ora la coppia, pagata nell’estate 2015 un totale di 35 milioni (20 Salah, 15 Dzeko) vale complessivamente il doppio. Ma di separarli Spalletti non ha alcuna intenzione. Alla faccia degli scettici.