Il documento di 49 pagine racconta di più: segna la frattura tra club e Campidoglio dopo lo stallo su Tor di Valle. Nell’atto di citazione, già notificato alla Sindaca, si ripercorre tutta la storia dall’inizio con parole pesantissime dirette al Comune e al Corpo dei vigili, accusati di “speculare sull’applicazione della normativa, affermando di aver sostenuto così inesistente e confidando sulla impossibilità per il club di riuscire a dimostrare il contrario“.
Il 4 settembre la Roma ha ricevuto una pec dove Stefano Napoli, comandante ad interim dei vigili di Roma Capitale, “intima” il pagamento di quasi 475mila euro per il servizio svolto dai suoi dall’agosto del 2019 al gennaio 2020. Nelle carte di parla “dell’inesistenza del diritto del Comune di pretendere dalla AS Roma la corresponsione di compensi“.
L’accusa più pesante al Comune è quella di aver “grossolanamente confuso” le funzioni dei vigili, inerenti a traffico e ordine pubblico durante un evento pubblico, con i servizi destinati a “privati” di cui si intima il pagamento “illeggittimo“. E’ rottura totale e quando la Roma parla di “confusizione e disorganizzazione, ovvero scarsa attitudine alla pianificazione“, sembra proprio riferirsi al dossier stadio.
FONTE: Il Corriere della Sera – A. Arzilli