Non arriva la quarta vittoria in 23 gare europee di gestione americana, non arriva la svolta che potrebbe risvegliare una Roma impantanata sui soliti problemi, su equivoci tattici e su giocatori che hanno finito il loro credito da tempo. Anche in Europa League la squadra di Spalletti esce a testa bassa con un pareggio per 1-1 contro il Viktoria Plzen che ha rischiato di vincere il match al 94’ con un tiro da fuori mandato in angolo da Alisson. «C’era le possibilità di prendere la partita, poi loro l’hanno buttata sul fisico e hanno avuto la meglio in quel momento – ha detto il tecnico – Serve più personalità, e quel gol era evitabile. In alcuni momenti abbiamo gestito male dei palloni facilissimi, come se non credessimo delle nostre qualità fino in fondo. Pigrizia? Sì è una cosa che si può accettare perché su alcune palle nostre ci siamo fatti anticipare, alcune palle perse che non abbiamo aggredito». Spalletti ha dato spazio a Fazio, Gerson e Iturbe ricevendo tre risposte ampiamente negative. Una Roma B che ha fatto rimpiangere la già deludente Roma A e che ha trovato il gol dopo 4 minuti grazie al 5° rigore stagionale per fallo in aerea su El Shaarawy (un record tra le squadre dei cinque maggiori campionati europei in tutte le competizioni).
Il vantaggio è durato fino al 12’ quando un altro errore di posizionamento di Juan Jesus ha permesso a Bakos di pareggiare. Spalletti nella ripresa ha tolto il rombo schierando prima un 4-1-4-1 per tornare nel finale al 4-2-3-1 e si è affidato di nuovo negli ultimi venti minuti al santino di Totti. Ma stavolta niente miracoli da Francesco né da Dzeko. L’altro grande escluso in una partita che la Roma avrebbe dovuto affrontare in tutta altra maniera. «Ma è dura crescere all’ombra di Totti – ha sentenziato prima del match Sabatini – Gerson si sta adattando. Iturbe ha qualità importanti, deve solo dimostrarle». Quando non si sa. «Ho dato spazio a tanti e sono tutti rimandati. Gerson diciamo che può essere scusato essendo la prima gara, ma chi gioca poco deve fare tanto». Spalletti, furioso per l’ennesimo passo falso, ha imposto alla squadra di passare la notte a Trigoria. Anche se la decisione pare fosse stata presa prima della gara. La Roma intanto è già costretta a rincorrere il primo posto occupato dall’Austria Vienna vittoriosa per 3-2 in Romania sull’Astra Giurgiu.