Il Crotone non era certamente il più difficile degli avversari, ma la reazione che si aspettava Luciano Spalletti dopo la sconfitta di Firenze è arrivata. Il 4-0 finale è stato una festa con tanti protagonisti: da Francesco Totti, tornato titolare un anno e un giorno dopo l’ultima volta e rimasto in campo per novanta minuti (l’ultima volta contro il Palermo, due stagioni fa) ad El Shaarawy, al suo primo gol stagionale dopo un avvio complicato fatto di qualche panchina di troppo. «Sto bene fisicamente e sono stato premiato, ma anche nelle altre partite avevo messo impegno, costanza e determinazione: è arrivata la reazione che ci aspettavamo», le parole del Faraone. «Siamo stati molto bravi ma bisogna concedere di meno – il commento invece di Spalletti – Ho schierato Totti perché determina sempre qualcosa anche nei palloni più banali. Vorrei che la squadra acquisisse da lui la sua qualità nelle giocate. Il mio futuro a Roma da cosa dipende? Solo dai risultati. In tutti i lavori o si fanno risultati o si va a casa. Alla Roma non possiamo permetterci di arrivare sesti o settimi. Sabatini ha detto che non devo legare il mio futuro al suo? La stessa cosa vale per me nei suoi confronti».
Sugli scudi Dzeko, autore di una doppietta: il bosniaco è così salito a 4 gol in 5 gare, lo scorso anno per arrivare allo stesso numero di gol ci mise 20 partite. «Edin è straordinario – ha detto Florenzi – sta giocando bene per la squadra. Fa i movimenti giusti per noi, e noi lo serviamo bene. Dopo la sconfitta di Firenze era importante reagire e noi lo abbiamo fatto, è andato tutto bene. Forse il risultato è un po’ largo ma la partita non ha avuto storia. Le nostre potenzialità le conosciamo, siamo una squadra di livello ma dobbiamo dimostrarlo tutti i giorni in allenamento e la domenica, dobbiamo continuare su questa strada cercando di non perderci».