Una regina sugli spalti del Tre Fontane. Ieri, nonostante il clima surreale causato dalla mancanza del pubblico, tra i pochi autorizzati ad accedere alla tribuna dell’impianto dell’Eur si respirava un’aria carica di euforia per una presenza inaspettata. Ad assistere alla gara vinta dall’As Roma femminile contro l’Hellas Verona infatti c’era Ada Hegerberg: vera e propria leggenda del calcio femminile.
Prima donna ad aver vinto un Pallone d’Oro e ad essere stata nominata per tre volte calciatrice dell’anno, si è guadagnata le luci della ribalta dopo essersi rifiutata di partecipare al Mondiale di Francia a causa della differenza di trattamento riservata dalla federazione norvegese agli atleti maschi rispetto alle donne.
Hegerberg è nella Capitale per far visita alla sorella Andrine, che dalla scorsa stagione veste la maglia della Roma e ieri è stata schierata titolare nella seconda vittoria stagionale della squadra di Bavagnoli. Le giallorosse si sono imposte per 2-0 sul Verona grazie a due reti arrivate sul finale di primo tempo.
Ad aprire le danze è Serturini – tra le migliori in campo – che a cinque minuti dalla fine prende palla sulla sinistra, si accentra e non lascia scampo al portiere avversario. In pieno recupero poi Lazaro mette in cassaforte il risultato con il terzo gol in quattro partite. Grazie al successo di ieri la Roma si porta a -3 dalla capolista Sassuolo, in attesa del big match Milan-Juventus in programma lunedì sera.
Bavagnoli sorride per il risultato ma rimprovera la squadra per le troppe occasioni sprecate: “Abbiamo fatto una prestazione migliore in termini di gioco ma abbiamo creato tante occasioni da gol che andavamo concretizzate. Fortunatamente abbiamo portato a casa il risultato ma non va sempre così”.
L’unica nota negativa è l’infortunio di Greggi: la centrocampista ha riportato un trauma distorsivo al ginocchio destro. La giocatrice, che si è sottoposta ad alcuni esami a Villa Stuart, verrà visitata nei prossimi giorni anche dal Prof. Mariani per valutare l’entità dell’infortunio.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti