Non solo Roger Ibanez è entrato nella nuova lista per l’Europa League ma ha orientato anche, in qualche modo, la scelta che la Roma ha dovuto fare su Chris Smalling. Il difensore brasiliano, acquistato nel mercato di gennaio (8 milioni all’Atalanta più 2 di eventuali bonus) e lanciato in pianta stabile da Fonseca dopo la ripartenza del campionato, ha dato buona prova di sé nella difesa a tre allestita dal tecnico portoghese.
La crescita di Ibanez è un must per la prossima stagione, nella quale Fonseca lo promuoverà definitivamente titolare. Diciamo allora che per la Roma sarebbe un gran colpo avere Smalling anche per il campionato 2020-2021 ma che se il Manchester United non dovesse calare le pretese da 20 a 14 milioni, allora i giallorossi andrebbero sullo svincolato Vertonghen o su un altro centrale.
I dirigenti romanisti sono rimasti molto delusi dal comportamento del Manchester, ma non hanno rotto definitivamente i rapporti perché è ancora possibile una riapertura per la prossima stagione. Fanno notare, però, che ben diverso è stato il trattamento che la Roma ha tenuto con il Lipsia per Patrik Schick.
Anche se i tedeschi non hanno riscattato il giocatore, chiedendo invece il rinnovo del prestito per un’altra stagione, la Roma ha lasciato a disposizione l’attaccante per la Champions League. Schick potrà mettersi in mostra: la Roma cercherà poi di venderlo a un’altra società, non più al Lipsia.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri