La Roma è tornata all’opposizione. Sono finiti i tempi dei sorrisi storti e della diplomazia gestionale. I Friedkin hanno deciso di far rispettare la loro indipendenza e i loro investimenti, anche a costo di sbattere contro le grandi del calcio italiano o le stesse istituzioni. Non siamo ancora ai livelli delle battaglie di Dino Viola e Franco Sensi, che avevano un interesse mediatico superiore e una determinazione dettata dalla conoscenza della materia. Ma è un altro elemento di rottura enorme rispetto all’epoca Pallotta.
A nessuno è sfuggito che le intemerate di Guido Fienga, pubbliche e private, arrivassero in parallelo alla discussione sui diritti televisivi, nella quale la Roma è ben lontana dalle posizioni di Juventus e Napoli. La coincidenza cronologica è evidente, così come il nesso: Juve e Napoli si accordano per spostare una partita, la Lega lo concede, la Roma protesta vigorosamente. Il vero bersaglio di Fienga non è il presidente, Paolo Dal Pino, che in questa vicenda è entrato solo distrattamente, ma l’amministratore delegato De Siervo con il dirigente Butti. La governance di Via Rosellini ha un avversario politico che la sta pressando alta.
La Roma, a tutela dei propri interessi, sta provando a mettere in evidenza la scarsa autorevolezza della Lega. Del resto il caso del rinvio di Juventus-Napoli, nel quale tutto parte da un’intesa autonoma tra i club con Dal Pino nella veste di notaio che convalida la decisione, non è isolato in questa stagione. Ne esiste almeno un altro, molto recente, che coinvolge il campionato Primavera. La storia è questa: a inizio marzo il Torino chiede lo spostamento della partita contro l’Empoli, programmata per il giorno 6, con la motivazione del Covid.
Con tanti problemi in prima squadra, Davide Nicola avrebbe depauperato la Primavera del Toro convocando 8 ragazzi per la trasferta di Crotone. L’Empoli, una volta ricevuta la comunicazione, ha chiesto spiegazioni a Butti, che guarda caso è stato direttore generale del club. Si racconta di un colloquio abbastanza spigoloso, che ha convinto l’Empoli ad accettare il rinvio.
Ironia della sorte: la partita verrà recuperata il 7 aprile, lo stesso giorno di Juve-Napoli. Il fatto è che poi Nicola a Crotone ha portato solo 3 Primavera in panchina: Greco, Krieziu e Horvath. Tre giorni dopo il Torino dei baby, che sta cercando di non retrocedere, ha potuto giocare tranquillamente il derby contro la Juventus (peraltro perdendolo).
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida