Serviva partire con il piede giusto. La Roma è riuscita invece nell’impresa di complicarsi ancora una volta la vita. A Razgrad finisce 2-1 per il Ludogorets e i giallorossi, complice la vittoria del Betis a Helsinki, si vedono già costretti a rincorrere. Partita bloccata nel primo tempo, apertasi poi nella ripresa quando un errore di Mancini ha spianato il vantaggio ai bulgari.
A quel punto Mourinho è tornato a difendere a quattro, regalando un uomo in più in mediana. a Roma è sembrata rinvigorita e con la forza della disperazione ha trovato il pareggio grazie a Shomurodov per poi perdersi nuovamente nel finale.
Nulla è compromesso in ottica qualificazione ma serve ritrovarsi quanto prima. Nel gioco, nelle motivazioni, nell’incisività sotto porta ma soprattutto nella dinamicità. Anche ieri la squadra è sembrata monoritmo, compassata, prevedibile.
Per questo motivo, è indispensabile il recupero di Zaniolo, come confermerà Mourinho nel post-gara: “Sì sono d’accordo, siamo stati una squadra compassata. Ma lo siamo perché ci manca il calciatore che rompe gli equilibri, Nicolò. Compassati, quindi, ma sempre con il controllo della partita. Perché una gara del genere, poi la vinci 1-0. E invece facciamo un errore sul primo gol e poi siamo costretti a rincorrere. Ma non posso essere arrabbiato. Dal punto di vista umano vedo dei ragazzi che ce la mettono tutta e che anche stavolta hanno reagito. Bisogna rimanere tranquilli, aspettare il rientro dei calciatori infortunati. Torneremo a vincere”.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina