Se c’è un volto sorridente nella Roma è sicuramente quello di Gini Wijnaldum. Da Lecce i giallorossi sono tornati con un pareggio sanguinoso che ha rallentato la corsa Champions. Ma l’olandese difficilmente dimenticherà le emozioni della serata salentina. Dieci minuti di calcio giocato al sapore di rinascita. Un uragano di emozioni raccontate quasi minuto per minuto sui propri profili social. E ben spiegate a parole al termine della partita: “Mi sono sentito di nuovo un giocatore“.
Da adesso partono quattro mesi da vivere a cento all’ora per convincere la Roma ad esercitare il diritto di riscatto inserito nell’accordo con il PSG. Otto milioni di euro è il prezzo stabilito la scorsa estate dal club parigino. Soldi che la Roma ha deciso quasi di accantonare – dopo la cessione di Zaniolo – in attesa di capire l’evoluzione fisica dell’olandese. Se da qui a fine stagione Wijnaldum tornasse il grande campione visto tra Liverpool e Parigi, a Trigoria non avrebbero dubbi a far partire il bonifico.
Altro discorso la trattativa per il contratto. Il centrocampista attualmente guadagna circa 10 milioni di euro (7 più 3 di bonus) con l’ingaggio diviso tra Roma (5 milioni) e PSG. Con l’acquisto a titolo definitivo servirà un nuovo accordo a cifre decisamente più basse di quelle percepite attualmente. Tutti discorsi futuri che Tiago Pinto sta iniziando a ponderare con largo anticipo, visti i rigidi paletti del Fair Play Finanziario. Alla Roma non hanno dubbi sulla sua permanenza, soprattutto in caso di qualificazione in Champions League e conferma di José Mourinho. Un doppio refrain fin troppo noto dalle parti di Trigoria.
FONTE: La Repubblica