La Roma, incassata la dichiarazione d’amore di Gianluca Scamacca, non perde l’occasione di monitorare anche Alvaro Morata, che ha quasi sei anni in più del collega – a ottobre venticinque il primo e trentuno il secondo – ma anche un curriculum più importante, oltre che un ingaggio molto più alto. Ovvio che nella scelta dei due attaccanti sussista una filosofia diversa. Scamacca è l’investimento di prospettiva, il ragazzo formatosi (anche) a Trigoria, il tifoso che indossa la maglia del cuore, il potenziale nuovo centravanti della Nazionale di Mancini. Non è un caso che un anno fa il West Ham lo abbia pagato 36 milioni e proprio per questo sta alzando un muro alla formula proposta dalla Roma per averlo, cioè un prestito con diritto di riscatto agevole. D’altronde il centravanti ha vissuto una stagione tormentata per via del menisco, poi operato.
Non sorprende che Billy McKinlay, vice allenatore del West Ham, abbia appena detto di lui: “Siamo felicissimi di riaverlo, è un top player e sono sicuro che lo vedremo nelle prossime settimane e mesi”. Probabile, eppure l’accoppiata potenziale Scamacca-Belotti (intrigante) presenta dei margini di rischio non indifferenti. Così, nella vulgata popolare, Scamacca è diventato la scelta portata avanti dalla società(è giovane, guadagna “solo” tre milioni, Pinto lo ha chiamato), mentre Morata è l’attaccante già campione preferito da Mou.
D’altronde, se Scamacca ha giocato un centinaio di partite nei massimi campionati fra Olanda, Italia e Inghilterra, Morata viaggia abbondantemente sopra i quattrocento, avendo già alzato finora in carriera 18 trofei (contro la sola Conference League dell’italiano) grazie al fatto di avere militato in vere e proprie corazzate come Real Madrid, Juventus, Chelsea e Atletico Madrid. Anche per lo spagnolo, però, la Roma chiede il prestito con diritto di riscatto, ma l’Atletico – che gli ha appena rinnovato il contratto fino al 2026, abbassando però l’ingaggio da nove a sei milioni – ha messo una clausola da 22 milioni (anche se c’è chi dice da una dozzina). Per il momento, troppo per il club di Trigoria.
Comunque una cosa è certa: all’inizio della prossima settimana i giallorossi si muoveranno per provare a stringere per Morata – su cui lavora ai fianchi anche Dybala, carissimo amico dello spagnolo – sperando anche di far uscire allo scoperto il West Ham per Scamacca. Il sogno, infatti, sarebbe quello di riuscire a cedere Belotti – che frutterebbe piena plusvalenza – per potere avere entrambi gli attaccanti desiderati, magari entrambi in prestito. Stessa richiesta, peraltro, fatta al Salisburgo per ottenere Okafor.
Al solito, Mourinho ha fretta, e non è un mistero che vorrebbe un altro arrivo prima della partenza per il ritiro in Portogallo, previsto per il22 luglio. Così ieri lo Special One ha postato un video con i suoi collaboratori in cui si vede che ha i piedi sul tavolo. Per decrittare l’immagine dobbiamo andare al mercato estivo di un anno fa, quando l’allenatore fece capire come i piedi sul tavolo per lui significassero desiderio e impazienza. “Ora non faccio la foto su Instagram con i piedi sul tavolo, perché non ho il coraggio di farlo”, aveva detto ad agosto, dopo aver fatto i complimenti al lavoro di Pinto. Inutile dire, perciò, che il riaffacciarsi ieri dell’immagine ha scatenato i tifosi giallorossi, molti dei quali chiedono ulteriori arrivi. A cominciare dal nuovo attaccante, che dovrà assicurare tanti gol.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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