Se vincere aiuta a vincere, la Roma ha decisamente fatto male i propri conti. Paulo Fonseca ha deciso di fare all-in sulla ruota di Manchester, un azzardo che può lasciarlo senza una sola moneta in tasca: la sua Roma, condizionata dall’obiettivo unico di vincere l’Europa League, dopo la sconfitta per 3-2 di Cagliari rischia di non partecipare nemmeno alla nuova Conference League.
«Manchester è troppo importante per noi, era importante offrire dei minuti a Smalling e Spinazzola», spiega Fonseca. Il vero problema è che i migliori a cui il tecnico giallorosso immaginava di affidarsi, nonostante il riposo che continua a concedere loro, sono lontani da una forma accettabile: Mkhitaryan e Veretout, dopo gli infortuni di marzo non sono ancora tornati al loro livello che ne aveva fatto il perno della squadra in inverno.
«Il Manchester United è molto forte in contropiede, ma se a Old Trafford penseremo solo a difenderci sarà molto difficile per noi, non dobbiamo lasciarli costruire», ha detto Fonseca, ripensando forse ai numeri tragici di questa stagione: 61 gol subiti in 46 partite tra campionato e coppe, troppi per star tranquilli contro Rashford e soci, gente che marcia al ritmo di 64 reti in 33 partite di Premier, dove ha davanti solo l’imbattibile City di Guardiola.
FONTE: La Repubblica – M. Pinci