A centrocampo, dove dopo l’addio dell’armeno e di Oliveira (che non sarà riscattato dal Porto) sono in uscita Veretout (Marsiglia), Diawara e Darboe. È quindi una questione di quantità (numerica) e qualità. Il sogno si chiama Rodrigo De Paul. Un anno fa l’argentino salutava l’Udinese per approdare all’Atletico Madrid.
Trentacinque milioni al club friulano e 3,5 a stagione al calciatore. Non ingannino le 36 presenze in Liga: appena 24 sono state dall’inizio (su 38) per un totale di 2154 minuti (media sotto l’ora). E se i numeri non bastano, c’è sia un rapporto con Simeone che non è mai decollato, come confermano i quotidiani spagnoli, sia la questione tattica sotto gli occhi di tutti.
Alcuni intermediari in questi giorni lo stanno proponendo in Italia. Hanno parlato con il Napoli, provando ad imbastire uno scambio con Fabian Ruiz (in rotta con De Laurentiis). Hanno sondato l’Inter ma hanno capito che la situazione potrebbe sbloccarsi soltanto con l’uscita congiunta di Correa e Lautaro. E hanno bussato anche a Trigoria. Come negli altri casi, non c’è ancora una trattativa, semplicemente perché la Roma deve prima vendere per rispettare i paletti del nuovo settlement agreement con l’Uefa che tra qualche settimana sarà ufficializzato.
Ma il calciatore piace. E non poco. Sono state prese informazioni sul contratto, sulle richieste dell’Atletico che non vorrebbe rimetterci un euro nonostante l’argentino, a bilancio, abbia già alleggerito il suo peso di 7 milioni. Per Mourinho, De Paul sarebbe l’ideale. Sa giocare in quasi tutti i ruoli dal centrocampo in su: seconda punta o mezzala nel 3-5-2; uno dei tre dietro Abraham nel 4-2-3-1 ma all’occorrenza, come in nazionale e a Madrid, anche uno dei due in mediana.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina