Il silenzio stampa per rispondere al rumore dei nemici. José Mourinho sceglie la via del silenzio, e decide di non parlare in conferenza stampa alla vigilia della gara con l’Inter di domani pomeriggio all’Olimpico. Il tecnico portoghese, fa sapere la società, non vuole togliere energie alla preparazione di una partita importantissima rispondendo a domande sul suo passato o sugli arbitri, che sarebbero inevitabilmente arrivate dopo le sue dichiarazioni al termine della partita persa dalla Roma a Bologna.
Non è la prima volta che Mourinho decide di non parlare e probabilmente non sarà l’ultima: lo aveva già fatto alla vigilia del match col Cagliari e in passato quando era allenatore dell’Inter proprio prima di una partita contro i giallorossi, ma anche in Inghilterra quando era alla guida del Chelsea – in quel caso fu costretto a tornare a parlare a causa dei contratti con le tv che prevedevano multe salatissime per chi era in silenzio stampa – e al Real Madrid: “Mourinho abbassa il telone per blindare la squadra e garantire maggior concentrazione ai suoi giocatori“, scriveva il quotidiano sportivo spagnolo Marca.
Un copione già sperimentato, insomma, dallo Special One che in questo modo punta a cementare il gruppo, sempre più unito nei confronti di quelli che ai suoi occhi sono attacchi provenienti dall’esterno, senza invece avere il timore di fornire un alibi ai suoi calciatori.
Le parole su Zaniolo (“Gli consiglio di andare a giocare all’estero perché per lui qui in Italia sta diventando impossibile“), secondo lui sempre più bersagliato dai difensori avversari e poco tutelato dagli arbitri, sono un ulteriore esempio di come Mourinho abbia deciso di mettersi completamente dalla parte dei suoi calciatori.
A proposito di Zaniolo, ieri dal giudice sportivo è arrivata un’ammonizione con diffida (al prossimo giallo scatterà la squalifica) e duemila euro di ammenda “per avere simulato di essere stato sottoposto a intervento falloso in area di rigore avversaria“. Sono stati squalificati, invece, Abraham e Karsdorp che quindi non saranno a disposizione per la gara contro l’Inter dell’ex col dente avvelenato Edin Dzeko. Non ci sarà nemmeno El Shaarawy, che tornerà nel 2022.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini