Tenere la barra dritta a Trigoria e compito non facile: gli infortuni (21) stanno falcidiando la squadra; giovani calciatori che faticano a imporsi; un tecnico vicino all’addio; un direttore sportivo su cui gravano gran parte degli insuccessi; un presidente assente perché troppo lontano; un consulente fantasma ma decisivo (Baldini); un’ex bandiera simbolo del club poco coinvolto. Un vortice di situazioni che stanno rendendo il campionato della Roma anonimo e impalpabile, una squadra costruita per competere contro la Juventus (Monchi, 28 settembre 2018: «Lo scudetto non è utopia») ridotta a sperare in una sconfitta del Parma che oggi giocherà contro il Chievo per non scivolare nella parte destra della classifica. Pallotta non si dà pace perché la sua strategia del delegare non sta funzionando per l’ennesima volta: un giorno è colpa di Monchi, un altro di Di Francesco, quello dopo dei calciatori e ogni tanto anche degli arbitri. Fatto sta che, per un motivo o per un altro, tutti i soldi spesi in dirigenti, stipendi e calciatori non stanno portando i frutti sperati ed è per questo che il presidente sta seriamente pensando di passare la mano, esasperato da una squadra che non gira e da un progetto stadio che non decolla.
Speranza Conte Ma ci sono persone che, però, di speranze ci vivono: sono i tifosi, innocenti (e paganti) spettatori del crollo giallorosso. Inutile riportare le frasi di scoramento presenti sui social, ma è giusto sottolineare che la piazza chieda a gran voce un cambio in panchina. L’allenatore scelto dalla gente si chiama Antonio Conte, l’unico secondo i tifosi a poter tirar fuori del buono dalla situazione attuale, ma è anche l’unico a costare un patrimonio che la Roma non è in grado di permettersi. Alcune indiscrezioni, che al momento non trovano conferme, raccontano di una telefonata di Totti proprio all’ex tecnico di Chelsea per tentare di convincerlo ad accettare il progetto Roma. Voci di speranza, per adesso solo questo. La realtà è che la squadra resterà in ritiro almeno fino a mercoledì e che Di Francesco resterà saldo al suo posto fino alla partita contro il Genoa all’Olimpico. Monchi continua a dargli fiducia, ma bisognerà capire in un secondo momento quanta fiducia darà Pallotta al suo direttore sportivo.