La forza di un algoritmo è la selezione. Poi tocca all’uomo capire se la logica aritmetica di un software sia funzionale alle reali necessità di una squadra di calcio. E così, nell’attenta ricerca di attaccanti, sul tavolo di Tiago Pinto è finito il dossier di Aleksander Isak, centravanti svedese di origini eritree che gioca in Spagna, nella Real Sociedad. Alto 1.90 cm, classe ‘99, ha segnato 12 gol nella Liga, 9 dei quali in 6 partite consecutive tra gennaio e febbraio.
Ma soprattutto è il partner d’attacco di Zlatan Ibrahimovic, appena autoproclamatosi re di Svezia dopo il ritorno in nazionale. Ieri sera ad esempio ha giocato e segnato in Kosovo. Ambidestro, fisicamente e tecnicamente prodigioso, in patria ha stabilito il record di precocità: mai nessuno aveva esordito con la Svezia a 17 anni, 3 mesi e 17 giorni. Svezzato dal Borussia Dortmund, è passato per un prestito di sei mesi agli olandesi del Willem II (con 13 gol in 19 partite) prima di essere ceduto alla Real Sociedad nel giugno 2019 per 10 milioni.
Non è ovviamente Isak l’unico profilo plausibile per l’attacco della Roma che verrà. Ma a meno di occasioni imperdibili sotto l’aspetto tecnico-finanziario (Icardi, Lacazette) Tiago Pinto intende sostituire Dzeko con un attaccante giovane che possa alternarsi, almeno inizialmente, con Borja Mayoral, che ha superato la prova dell’impatto italiano. E che con un altro anno di prestito dal Real Madrid rimarrà a Trigoria, lasciando il tempo alla Roma di decidere se riscattarlo (nel 2022 ci vorranno 20 milioni).
A conferma del discorso di cui sopra, Tiago Pinto ha sondato anche l’entourage di Dusan Vlahovic, sempre più centrale nella Fiorentina. Essendo un 2000, rispecchia le caratteristiche del giovane ambizioso, senza stipendi mostruosi, di cui ha bisogno la Roma nei progetti a «medio-lungo termine».
Un caso a parte è Andrea Belotti, che non ha ancora rinnovato con il Torino: se ci fossero le condizioni per acquistarlo, Tiago Pinto ci penserebbe senz’altro. In fondo parliamo di un centravanti ancora relativamente giovane (è un 1993) ma con una qualità e un’esperienza che possono migliorare nell’immediato la rosa.