L’amore tra Gianluca Petrachi e la Roma si è già consumato. O forse non è mai nato. Ormai siamo a titoli di coda, il direttore sportivo con gli sms mandati a Pallotta giovedì scorso hanno di fatto chiuso il rapporto con il club giallorosso. La sfuriata al patron per non essere stato citato nell’intervista per celebrare il primo anno di insediamento di Fonseca è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: la fiducia della società verso il diesse si è esaurita da tempo. Anche perché in meno di un anno Petrachi ha commesso tanti passi falsi, più mediatici che nella direzione sportiva, che non sono piaciuti e hanno creato qualche imbarazzo di troppo al club.
Era il 5 giugno del 2019, praticamente un anno fa, quando Petrachi metteva piede nella capitale per la prima volta. O meglio, per la prima volta intercettato dai cronisti. In quel caso il corrieredellosport.it scoprì il direttore uscire dal terminal 3 di Fiumicino salutando l’amministratore delegato Fienga, che era tornato da Madrid per incontrare Fonseca. Il problema? Il diesse era ancora sotto contratto con il Torino, e Petrachi lì non ci sarebbe dovuto essere. All’uscita dall’aeroporto il diesse, sorpreso per i due cronisti presenti ad aspettarlo, non aveva rilasciato dichiarazioni provando invece a dribblare dai telefonini che lo stavano riprendendo. Ma ormai la frittata era fatta. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi