Prima nel girone di Europa League, più ricca e di nuovo contenta grazie a un Calafiori che sboccia e fa sognare. La Roma reagisce alla batosta di Napoli (e alle voci su presunte sfuriate di Friedkin) blindando il 1° posto nel girone di Europa League con una giornata di anticipo grazie al capolavoro di uno di quei ragazzi sui quali costruire presente e futuro, ma anche dopo una prestazione convincente e dominante.
La squadra di Fonseca (rimaneggiata tra turnover e infortuni) prende il controllo contro lo Young Boys creando e divorandosi una serie di occasioni con Perez e Pedro. Così, al primo errore della difesa, arriva la punizione di Nsamé. Contraccolpo come al San Paolo? Per niente. Pedro riprende la Roma sotto braccio e la porta al pareggio firmato Mayoral, il bomber di coppa che studia per insidiare il posto a Dzeko.
Nella ripresa i giallorossi proseguono nel dominio di campo e superano in curva col bolide di Calafiori, il terzino sinistro under 20 più ambito d’Italia che dopo due infortuni terribili e il Covid ora punta al rinnovo. Fonseca non si fida e nella ripresa lascia in panchina gli altri Primavera per mettere in atto una staffetta tra big in vista del Sassuolo.
La partita scorre su binari di felicità e per garantire la testa del girone (che porta 6,5 milioni nelle casse) arriva pure il tris di Dzeko che agguanta Voeller al primo posto dei bomber di Europa League (ex Uefa) con 12 reti. «Più bello di così è difficile, mancava solo la Curva. Sono nato per giocare a calcio e ci ho messo tanto sacrificio dopo due anni difficili», le parole di un emozionato Calafiori. «Ora è pronto. So di poter contare su tutti. Reazione dopo Napoli? No, è solo continuità. Abbiamo perso appena una gara», quelle di Fonseca.
FONTE: Leggo F. Balzani