Una nuova rivoluzione. Il passaggio della Roma da Pallotta a Friedkin si carica di aspettative e di tanti possibili cambiamenti graduali. Virtualmente terminata la «due diligence» sulle 12 società che compongono la galassia As Roma, presto sarà convocato il «board» del «Friedkin Group» per l’assenso all’acquisto, con relativo placet all’offerta vincolante.
A quel punto, se Pallotta accetterà, si apporranno le firme sui contratti preliminari – previste tra fine febbraio e primi di marzo – e partirà l’Opa in Borsa. Se tutto andrà per il verso giusto il passaggio di proprietà avverrà a fine stagione.
Fonti legali assicurano come la famiglia Friedkin – che avrà nel figlio Ryan l’uomo operativo nella Capitale – studierà le possibilità Uefa. La Roma, infatti, potrebbe essere il primo club italiano ad accedere al «voluntary agreement» concesso ai nuovi proprietari per investire più del lecito. Ovvero, invece di poter sforare di soli 30 milioni in un triennio (fatte salve le spese su infrastrutture e vivaio), si potrà andare oltre
Uno sviluppo così porterà a una ristrutturazione e, tra i nomi, si fa anche quello di Umberto Gandini, ex a.d. Se il destino di Fonseca è legato ai risultati, quello in bilico è Petrachi, di cui si parla di rescissione anche se a Trigoria smentiscono.
FONTE: La Gazzetta dello Sport