Occuparsi, non preoccuparsi. Il presente, perché del doman non v’è certezza. Vale per tutti, ma non per Mohamed Salah, egiziano che nella Roma è prezioso come l’oro nero. L’unico insostituibile è il giocatore che invece andrà sostituito. Quello che Luciano Spalletti mette in una teca il giovedì in Europa e ributta nella fossa dei leoni la domenica – leggi Austria Vienna e Bologna – è lo stesso che a Natale saluterà tutti ma non per le feste, peggio, per la coppa d’Africa, quella competizione che ti porta via i giocatori nel bel mezzo di una stagione e non sai quando (soprattutto come) li riavrai.
NON SI TOCCA Ecco, Salah è sospeso tra l’oggi e il domani. L’oggi è una Roma che ha finito i cerotti per l’infermeria, ma non ha finito di sperare nelle giocate dell’egiziano. Tra lui e Dzeko fanno 15 gol in due, in 11 giornate. L’egiziano è la goccia, il bosniaco è il vaso che deborda. Ma senza quella goccia sarebbe/sarà molto più complicato. Sarebbe, così è giusto dire fin qui, se è vero che non c’è giocatore di movimento che nella Roma sia partito sempre titolare come Salah in campionato. Undici su undici che stasera diventano 12. Occhio ai numeri, perché il Bologna nel torneo scorso fece rima con un primato niente male: il gol, sì, ma pure tre pali colpiti nella stessa partita dall’attaccante, roba che in Italia non si vedeva dal 2005, undici anni e sto. L’oggi è una Roma che all’Olimpico viaggia come in una metropoli di notte: senza traffico, senza intoppi, cinque vittorie su cinque e una media di 3,4 gol a partita. Macchina che non andrebbe toccata e che invece una modifica la subirà, alla fine di un mini ciclo di sette partite che inizia oggi e arriva fino a Natale.
OBIETTIVI Salah è quello che fu Amantino Mancini nella prima Roma di Spalletti: altro piede, altra fascia, ma impatto offensivo assai simile. È lui e altri dieci, ieri, stasera e fino a Natale almeno. Ecco perché a Trigoria si sono già messi al lavoro per trovare un’alternativa, operazione resa ancora più urgente dall’infortunio di Florenzi. «Stiamo valutando con la società e l’allenatore», ha confermato il d.s. Ricky Massara. I profili seguiti con attenzione sono molti, ma due in maniera particolare sono segnati in rosso. Depay del Manchester United ed El Ghazi dell’Ajax piacciono e non poco. Il primo non viene di fatto mai preso in considerazione da Mourinho nel Manchester United: quattro spezzoni di partite in Premier League, altri due in Europa e stop. Fuori dal progetto tecnico, è qui che la Roma proverà a inserirsi con un’operazione in prestito con diritto di riscatto. Più onerosa, forse, la situazione dell’esterno dell’Ajax: El Ghazi è in rotta con la società dopo un litigio con il tecnico Bosz e sarà liberato a gennaio. Una parola decisiva sulla questione però la metterà Spalletti, che avrà bisogno di un giocatore pronto e pronto subito. Dunque, non a fine gennaio, ma all’apertura del mercato, domani non dopodomani. Per l’oggi, nel dubbio, un posto a Salah non la toglie nessuno.