Aveva davvero ragione José Mourinho a “preoccuparsi” dell’arbitro Marcenaro e della sua “stabilità emotiva”? O di temere Di Bello al Var? Così, visto che il destino ha senso dell’umorismo, la Roma che adesso raggiunge il Napoli al quarto posto, in piena zona Champions, si impone contro il Sassuolo grazie a una espulsione (avversaria) e a un calcio di rigore, entrambi netti ed entrambi colti dal duo che tanto faceva paura. Morale: come se non bastassero le polemiche quotidiane (ora siamo arrivati alle interviste in portoghese), da ora in poi l’allarme preventivo potrebbe prendere piede. Come dire, se il gioco in campo vi annoia, i “mind games” – le strategie mentali – della Serie A sono insuperabili. Quanto basta, almeno, per sancire il successo in rimonta per 1-2 dei giallorossi contro il Sassuolo, santificato dalle reti di Henrique, Dybala dal dischetto e Kristensen.
Un dato però salta agli occhi: dall’arrivo del portoghese in panchina, la Roma è la squadra che ha ricevuto più espulsioni dirette a favore: 10. Non resta che annotare la 26a espulsione nell’era Mou di un membro dello staff tecnico della Roma (stavolta Cerra) e le rimostranze di Dionisi per il rigore e la gogna mediatica cui è stato esposto Berardi per due giorni. Benvenuti in Serie A.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini