A Il 5° ko in campionato, 3 a 2 a Marassi contro la Sampdoria, rischia di essere fatale alla Roma. La Juve, con la partita di Crotone da recuperare l’8 febbraio, scappa: adesso è di nuovo a più 4. Se la frenata, dopo 4 vittorie di fila (5 con quella in Coppa Italia) è inaspettata, risulta incomprensibile la scelta di Spalletti di rinunciare a Manolas per rilanciare Vermaelen, sostituito solo a fine ripresa con Paredes che sta per dire addio. Come se non bastasse, nel recupero l’arbitro Mazzoleni toglie il rigore del possibile pari ai giallorossi.
ALTO RISCHIO – Spalletti lascia in panchina Manolas (diffidato) e promuove Vermaelen che, nella difesa a 3, va a sinistra, con Ruediger a destra. La mossa, però, non convince (contro il Genoa, l’8 gennaio, giocò Juan Jesus) e la Sampdoria ne approfitta. Giampaolo chiede di attaccare proprio dal lato di Vermaelen che, in questo campionato, è stato titolare solo 4 volte (8 presenze stagionali: 6 in A, 1 Champions e 1 in Europa League). La Roma passa subito in vantaggio con Peres, con regalo di Puggioni sul sinistro di Emerson da fuori, ma si accorge presto che a sinistra la difesa non tiene. Szczesny salva su Bruno Fernandes su lancio di Muriel che, sempre scegliendo quella corsia, va a preparare il pari di Praet. Ovviamente saltando Vermaelen. E’ il primo gol (diventeranno 3) che i giallorossi subiscono nel 2017, con Szczesny che si arrende dopo 344 minuti di imbattibilità.
FRAGILITA’ IMPROVVISA – Anche se la Sampdoria è abile a sfruttare il punto debole, la Roma non convince nell’atteggiamento di squadra. La rete di Peres ha l’effetto del sonnifero: i giallorossi danno l’impressione di sentirsi quasi appagati dal vantaggio e abbassano il ritmo. E, con la rinuncia al pressing, invitano gli avversari a conquistare campo. Perotti e Dzeko, isolati davanti, partecipano poco. Il 3-4-2-1 si allunga e diventa vulnerabile, con De Rossi basso e Nainggolan e Strootman spesso nella terra di nessuno. Solo parziale il risveglio all’alba della ripresa, con il baricentro finalmente spostato in avanti. Dzeko è più coinvolto e al secondo tentativo, ancora su iniziativa di Emerson e sempre su dormita di Puggioni, ritrova il gol in trasferta dopo 3 mesi, l’ultimo a Reggio Emilia contro il Sassuolo il 26 ottobre, e riporta avanti i giallorossi. Sono 21 le sue reti stagionali (15 in campionato, 5 in Europa League e 1 in Coppa Italia): raggiunto Batistuta (2001). Ma, a differenza degli altri che hanno sempre garantito la vittoria, stavolta il suo gol non incide. Perché Giampaolo indovina i cambi, Linetty per Praet e soprattutto Schick per Bruno Fernandes, e va a dama. Muriel di testa appoggia a Schick che supera De Rossi e firma il pari. Schick conquista la punizione (inesistente) da 3 punti: Muriel calcia forte per il sorpasso anche grazie alla decisiva deviazione di Nainggolan. Spalletti tenta l’assalto nel finale con Totti ed El Shaarawy, fuori De Rossi e Peres, nel 4-2-3-1. Puggioni si riabilita proprio davanti ai nuovi entrati. Nel recupero Mazzoleni ferma Dzeko in fuorigioco e sbaglia perché avrebbe dovuto assegnare il rigore: Bereszynski atterra il centravanti in area.