Tre partite fuori in Europa League, di certo out anche con la Sampdoria al rientro in campionato e poi chissà per quanto ancora. La Roma saluta Daniele De Rossi per un po’ e allora da ieri Luciano Spalletti ha iniziato a lavorare su un assetto che non prevede il centrocampista di Ostia. E non è un caso, infatti, che nella partita vinta ieri per 2-1 nella Festa della Famiglia il tecnico abbia giocato per tutti i 90’ con il 4-2-3-1. Con l’esiguità di centrocampisti a disposizione e appunto la sopraggiunta indisponibilità di De Rossi, le soluzioni sono ridotte all’osso. Ieri, considerando anche i tanti nazionali in giro per il mondo, davanti alla difesa hanno giocato Paredes e il baby Grossi, con la Sampdoria saranno probabilmente l’argentino e Strootman (con Nainggolan alto, tra i trequartisti).
QUANTE EMOZIONI – Ieri è stato tutto un susseguirsi di emozioni per Daniele De Rossi. La più bella gli è arrivata alle 15.43, quando la compagna Sarah lo ha reso padre per la terza volta e per la prima di un bel maschietto (che dovrebbe chiamarsi Noah). Una gioia che gli ha permesso in un attimo di mettere da parte le brutte notizie che gli erano arrivate in precedenza: prima la squalifica di tre turni dell’Uefa per il fallo su Maxi Pereira (la Roma non dovrebbe presentare ricorso, 2 invece le giornate comminate a Emerson), poi la conferma della piccola lesione al polpaccio sinistro successiva all’intervento del francese Sidibé in Nazionale. Daniele svolgerà ulteriori esami domani mattina, ma intanto sembra certa la sua assenza con la Sampdoria e un periodo di stop di circa 15 giorni (in caso, a rischio anche la trasferta di Firenze). Un’odissea quella del polpaccio sinistro iniziata per Daniele al Mondiale 2014 e non ancora finita. Colpa di alcune cicatrici che restano, sono lì, e quando arrivano colpi duri restituiscono il conto.
LA FESTA – Ieri intanto la Roma la partita l’ha vinta nella ripresa con i gol di Iturbe (imbeccato da un bel lancio da 30 metri di Paredes) e del giovane Keba (tap in su assist di Bruno Peres). Doveva essere una festa in onore dei terremotati, anche se ci si aspettava più gente e non si sa quanto la Roma abbia devoluto in beneficenza. E alla fine è stata la festa dei bimbi, tutti a caccia di una foto con Totti, che ieri ha giocato con una fascia celebrativa per i 25 anni in giallorosso e una maglia con su scritto Francesco per omaggiare il Papa. «Tutte le squadre d’Europa dovrebbero fare progetti come questi – ha detto il capitano della Roma, in campo per tutti i 90’, l’ultima volta era stato il 20 maggio a Dubai -. Noi ora dobbiamo solo cercare di stare il più vicino possibile alla Juve, di dargli filo da torcere, anche se non sarà semplice. Il figlio di Daniele? Gli faccio i miei auguri, a lui e Sarah. Speriamo che segua le orme del padre». Chiusura con Pallotta: la prossima settimana sarà a Roma per lo stadio e per presentare il nuovo a.d. Gandini.