C’è un perché nella flessione finale della Roma ed è legato all’usura e alla stanchezza dei giocatori. In particolare dei 9 stakanovisti, quelli che il tour de force di 7 partite in venti giorni se lo sono fatto in pratica tutto. In 4 per intero (Pau Lopez, Kolarov, Smalling e Veretout), in tre quasi (Dzeko, Mancini e Zaniolo) e altri due per larga parte (Pastore e Kluivert). Nove giocatori che hanno giocato anche a Moenchengladbach ed a Parma, nelle ultime due partite della serie, quelle in cui la Roma è tornata a casa a mani vuote. (…)
L’altro dato che emerge chiaramente è il maxi utilizzo di Kolarov, che è quello che in assoluto ha giocato di più di tutti. Il terzino serbo avrebbe bisogno di rifiatare, è stato evidente anche a Parma ed in Germania. Fonseca però a lui non vuole rinunciare e anche lui di fermarsi proprio non ne ha voglia. Ora sarà impegnato con la sua Serbia domani contro il Lussemburgo e domenica con l’Ucraina.
Magari a Parma si poteva partire con Spinazzola a sinistra e Florenzi a destra, sempre ammesso e non concesso che Fonseca veda ancora il capitano giallorosso in quella posizione. Ma visto lo stop di Spinazzola, sarebbe comunque cambiato poco. Un altro che da quando è andato a regime fisicamente è un punto fisso è Chris Smalling, che ha riposato solo nella partita di Graz, con il Wolfsberg.
Ma che nelle 7 ultime partite ha fatto percorso netto. E forse non è un caso che le uniche due partite in cui il difensore inglese ha faticato sono state proprio quelle di Moenchengladbach e Parma. Per lui, però, a differenza di Kolarov ora ci sarà la possibilità di tirare il fiato e ricaricare le pile. (…)
FONTE: La Gazzetta dello Sport