Si parla tanto dello spirito guerriero che José Mourinho ha portato in giallorosso. Tutto vero, ma per riuscire nell’alchimia occorre anche che le gambe rispondano. Per questo i 13 punti conquistati nella ripresa rispetto a primi tempi a volte in sofferenza, lascia ben sperare.
Tra l’altro, in trasferta contro Juventus, Inter e Milan l’inferiorità numerica non ha inoculato alcuna sudditanza, perché alla fine sono arrivati 5 punti. Inoltre, l’ottimo inizio d’anno (3 vittorie e un pareggio) sta fornendo altro entusiasmo all’ambiente.
Inutile nasconderlo, è Paulo Dybala il giocatore che per la Roma sta facendo tutta la differenza del mondo. Con lui in campo la media punti della squadra giallorossa le consentirebbe di essere dietro soltanto al Napoli, permettendole di blindare la zona Champions.
Detto questo, è ovvio che l’attaccante argentino vada gestito anche alla luce degli impegni nelle coppe che a febbraio ricominceranno. Morale: se gli infortuni smetteranno di tormentarlo, Dybala è proprio l’asso che serve per sperare nella qualificazione Champions.
La prima notazione è che delle prossime sei sfide in calendario, cinque sulla carta paiono abbordabili (l’eccezione è il Napoli). Poi, certo, ci sarà da incontrare tutte le altre, ma la Roma di Mourinho in questa stagione ha dimostrato di avere qualche difficoltà più all’Olimpico che in trasferta. E questo alla lunga potrà pesare.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin