Non è mai una partita come le altre, specialmente se si tratta della prima volta. Il Lazio-Roma di domani sera sarà un derby atipico per tanti motivi. Il più evidente è che sarà la prima stracittadina giocata in era Covid e a risentirne sarà inevitabilmente lo spettacolo, con l’Olimpico deserto scaldato soltanto dalle voci dei protagonisti in campo.
Ma sarà anche il battesimo per tanti «neo romanisti» che stanno pian piano iniziando a conoscere la galassia giallorossa: in primis i Friedkin. Presidente e figlio sono ormai una presenza (quasi) fissa allo stadio, stanno prendendo sempre maggiore confidenza con il calcio – l’esultanza dopo il gol di Mancini contro l’Inter è la fotografia del loro coinvolgimento emotivo – e sono ansiosi di assistere al loro primo match contro la Lazio.
La nuova proprietà infatti sta diventando un vero e proprio amuleto per la squadra: la Roma in casa è ancora imbattuta e praticamente sempre almeno uno dei due americani era presente in tribuna (hanno saltato solo la gara del 23 dicembre con il Cagliari). Tra i giocatori che Fonseca dovrebbe schierare dal 1′ sia Villar che Ibanez non vedono l’ora di assaporare le sensazioni di una delle sfide più sentite del campionato italiano: entrambi sono arrivati durante lo scorso mercato invernale, quando il derby di ritorno era stato già disputato.
Prima gara da titolare contro la Lazio anche per Karsdorp – nel suo secondo anno alla Roma ha vissuto entrambe le partite dalla panchina – e Mkhitaryan. Lo scorso anno l’armeno non era ancora un giocatore della Roma quando è andato in scena il match d’andata (è stato acquistato il giorno successivo) e ha saltato quello di ritorno a causa di un infortunio muscolare rimediato a inizio 2020 contro il Torino.
Scorrendo la panchina la lista degli esordienti in casa Roma si allunga ulteriormente. Oltre a Carles Perez – altro acquisto di gennaio – anche Farelli, Kumbulla, Borja Mayoral e Pedro respireranno per la prima volta l’aria del derby. L’esperienza dell’ex Barcellona – che in carriera ha segnato 5 volte nel Clasico contro il Real Madrid – potrebbe tornare utile a Fonseca soprattutto se ci fosse bisogno di forze fresche in attacco nei minuti finali. Le facce nuove non saranno soltanto sul campo ma anche sugli spalti.
Debutto da dirigente in un derby anche per il nuovo General Manager, Tiago Pinto (esordio assoluto all’Olimpico per lui), il responsabile del «Roma Department» Francesco Pastorella e Stefano Scalera, che da inizio 2021 si occupa dei rapporti istituzionali del club. Per l’ex capo Gabinetto al Ministero dell’Economia è un esordio che riguarda esclusivamente la sfera professionale considerando la sua dichiarata fede giallorossa e le numerose partite seguite da tifoso.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti