Una trappola che più pericolosa non si può. Stasera la Roma deve difendere il terzo posto in classifica a casa del Benevento di Pippo Inzaghi, fratello di Simone che ieri ha di nuovo agganciato i giallorossi in classifica con la «sua» Lazio. Lui che ha strapazzato i rivali nel derby e certamente avrà dato qualche consiglio al fratello maggiore chiedendo in cambio un bel favore nella corsa Champions. Ma quello che preoccupa di più Fonseca è la condizione della Roma. Stanca e decimata. I giallorossi sono reduci dalla trasferta di giovedì a Braga, con rientro nella notte in Italia e oggi arriveranno a Benevento con una difesa in totale emergenza.
Agli indisponibili Smalling e Kumbulla si sono aggiunti gli infortuni di Ibanez e Cristante. Il brasiliano ha rimediato una lesione di lieve entità al flessore che lo mette ko per il ritorno con i portoghesi e a forte rischio per il Milan tra una settimana, mentre il jolly azzurro ieri ha provato ad allenarsi ma sentiva ancora dolore alla schiena: proverà ad esserci giovedì in Europa League. Fonseca non cambierà modulo e confermerà Spinazzola nei tre dietro, affidandosi a Fazio, mai in campo nel 2021, per completare il reparto insieme a Mancini. «Smalling e Kumbulla stanno meglio, soprattutto Marash» dice il tecnico.
Però ieri l’inglese si è allenato in campo con il pallone e aumentano le possibilità di rivederlo almeno col Milan. Gara per la quale Fonseca rischia di perdere altri pezzi visto che andranno in campo tre diffidati: Veretout, Villar e Bruno Peres. Ma la sfida ai rossoneri viene dopo e oggi serve come il pane una vittoria per confermare il trend contro le «piccole» e mettere un altro mattoncino sul posto che vale la Champions. «Il Benevento – avvisa l’allenatore giallorosso – è una squadra forte, sono pericolosi nell’attaccare la profondità. Dobbiamo essere concentrati al 100% e fare una partita buona a livello difensivo. Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio mostrato a Braga, vogliamo mantenere questa mentalità».
Non dice neppure stavolta chi giocherà centravanti dal 1’ – ma tutto lascia pensare a Mayoral – e come al solito glissa quando si parla del suo contratto. «Ora non è importante – taglia corto Fonseca – dobbiamo concentrarci sul presente. Si sta creando un gruppo per il futuro ed è molto importante avere giovani che possono crescere». Uno è Zaniolo, tornato a lavora in campo da qualche giorno, «ma l’importante è che rientri bene nei tempi giusti». Reynolds è invece dovuto ripartire per gli Usa per ottenere il visto definitivo. Sarebbe stato utile averlo oggi in panchina, visto che tra gli assenti figurano ancora Santon e Calafiori. La questione portiere sembra risolta a favore di Pau Lopez, ma Fonseca lascia aperta la porta a Mirante: «Gioca quello che sta meglio e Pau sta facendo bene: non ci sono gerarchie». Purtroppo per la Roma neppure certezze.
FONTE: Il Tempo – A. Austini