Tanti gol subiti e pochi uomini a disposizione, che poi è una frazione complementare. La Roma si scopre indifesa, in tutti i sensi. Con 19 reti incassate ha, infatti, la porta più inviolata tra le prime 10 in classifica insieme a Napoli e Atalanta.
Cinque in più rispetto alla scorsa stagione, undici rispetto all’Inter capolista. Un dato che cozza completamente con la storia di Mourinho che sempre ha fatto del reparto arretrato il suo punto di forza. Ma che combacia con le difficoltà di organico. Mancini ha la pubalgia, Smalling è in infermeria da settembre, Ndicka fatica a capire il calcio italiano e Llorente gioca da centrale dei tre, non proprio la sua posizione ideale. Poi il nulla.
Kumbulla è ancora convalescente e il mercato estivo non ha consegnato il pezzo mancante. Mourinho si aspetta di trovarlo sotto l’albero, o meglio dopo i botti dell’ultimo dell’anno. Non c’è tempo, infatti, per trattative infinite. Il 3 gennaio Ndicka parte per la coppa d’Africa e Smalling è ancora lontano dal tornare.
Bisogna però fare i conti con i paletti castranti del Financial fair play. E quindi solo con soluzione temporanee. Si è proposto Bonucci dopo l’esperienza fallimentare a Berlino. L’ex juventino può arrivare a zero ed è disposto a ridursi lo stipendio. Un’ipotesi che a Trigoria stanno vagliando ma che potrebbe non bastare.
Si intensificano i rapporti col Chelsea che ha in uscita Chalobah e Maatsen. Sempre a Londra c’è Kiwior che l’Arsenal però vorrebbe cedere a titolo definitivo. Quasi impossibile, invece, arrivare a Theathe che era il numero uno della lista. Movimenti anche in porta. Da gennaio potrebbe diventare titolare Svilar.
FONTE: Leggo – F. Balzani