I nodi della Roma sono venuti al pettine. Oltre all’umiliazione per i tifosi – che si trovano a -20 dalla Lazio per la prima volta dopo più di 30 anni – la squadra si è fatta sfuggire il reale obiettivo stagionale: la zona Champions. quarto posto sta 12 punti più su ed è dell’Atalanta, senza il raggiungimento del quale, come noto, si andrà verso un depauperamento economico (meno 50-60 milioni) oltreché tecnico (cessioni importanti e non, al di là di una futura o imminente vendita del club, con un debito di circa 300 milioni).
Dal punto di vista tecnico la squadra va male in ogni reparto: prende gol (40) con continuità, ne segna pochi (53) rispetto alle concorrenti, che viaggiano sulla sessantina o di più (l’Atalanta è a quota 82). L’involuzione nel gioco, da gennaio a oggi e il crollo di risultati sono a tutti evidenti.
Nel corso della stagione rapporti Fonseca-Petrachi via via sono andati scemando, Paulo ha cominciato a perdere il controllo della squadra; le sue idee hanno smesso di funzionare, di essere accattivanti sui calciatori. In una situazione normale, Fonseca verrebbe messo in discussione: le sue scelte, specie contro l’Udinese, sono state cervellotiche. Alla Roma non resta che tenere la quinta posizione per poi giocarsi l’Europa League in agosto.
FONTE: Il Messaggero – A. Angeloni