Finisce con un pareggio assurdo, determinato da un recupero sconnesso, che lascia i rimpianti alla Roma e tiene in corsa il Milan. Il risultato è congruo perché le due squadre hanno confermato la tendenza dell’intero campionato: si equivalgono. Per punti, per scontri diretti, per differenza reti. In questo caso anche per tiri nello specchio: uno nello specchio a testa.
Certo però la Roma, sfortunatissima per i tanti incidenti, aveva pregustato lo scatto decisivo per la Champions e invece si ritrova ancora nel mischione, in una volata apertissima, per una disattenzione provocata dall’entusiasmo collettivo. Perdere due punti così è fastidio assai.
La Roma, che nella situazione di difficoltà avrebbe accolto con modesto piacere lo 0-0, è riuscita a sfruttare il contropiede giusto quando già il cronometro segnava 4 minuti del secondo tempo. Un colpo perfetto sferrato dal centravanti più discusso, che ha festeggiato a lungo sotto alla Curva Sud un gol fondamentale dopo la furba ripartenza di Celik. Ma non bisogna mai credere che la storia sia chiusa quando dall’altra parte c’è il Milan, che ancora sull’asse Leao-Saelemaekers ha trovato il pareggio (52′) sorprendendo inspiegabilmente Spinazzola.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida
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