Servirà un miracolo, giovedì all’Olimpico, per ribaltare il 6-2 di ieri sera a Manchester che la Roma con un piede e mezzo fuori dall’Europa League. Un crollo che Fonseca prova a spiegare a fine partita. “È difficile capire – le parole del tecnico – cosa sia successo ad una squadra che ha giocato un primo tempo come il nostro, ma non siamo esistiti nel secondo. Siamo stati molto condizionati dagli infortuni, poi non potevamo fare più cambi e avevamo Diawara e Smalling in difficoltà. Nella ripresa non ci abbiamo messo aggressività, abbiamo lasciato molto spazio, sbagliando molto, senza reazione. Quando abbiamo subìto il terzo gol la squadra non ha avuto la forza mentale per recuperare: è difficile giocare con il Manchester senza avere la possibilità di fare le sostituzioni“.
Una sconfitta così ampia mette probabilmente la parola fine sul suo rapporto con la Roma. “Io sono sempre il principale responsabile, non voglio alibi. In questo momento è difficile parlare del mio futuro, ora dobbiamo essere equilibrati. Non sappiamo nemmeno quali giocatori ci saranno nella prossima partita, sono preoccupato. Penso che arrivare in semifinale di Europa League sia positivo, vuol dire che la squadra può lottare, ma abbiamo buttato via tutto in un tempo. Non è stato un problema tattico, abbiamo preparato bene la partita ma abbiamo perso calciatori importanti all’inizio, poi ci è mancata la forza mentale. La squadra ha accusato il terzo gol, non eravamo fuori dalla qualificazioni ma non siamo stati capaci di reagire. La scelta dei giocatori per la partita è stata una scelta logica“
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini