Roma, via alla preparazione: tamponi, test e allenamento con Mourinho

Ancora poche ore e comincerà ufficialmente la stagione della Roma sotto la guida di José Mourinho. Cresce l’attesa a Trigoria per l’inizio del raduno, tutto è pronto per riceve i giocatori che da domani saranno al Fulvio Bernardini per cominciare gli allenamenti. Oggi la Roma accoglierà a Trigoria tutti quei calciatori che ancora non sono rientrati nella capitale per le vacanze, quindi Dzeko, Pedro, Villar, Borja Mayoral, Karsdorp, Mancini, El Shaarawy, Carles Perez, Santon e Diawara: tutti dovranno sottoporsi al tampone molecolare.

Domani e mercoledì sono previste doppie sessioni di allenamento incentrate esclusivamente sui test atletici. Lo staff di Mourinho monitorerà le condizioni fisiche dei giocatori (molti si sono allenati duramente in vacanza, altri un po’ meno) per essere pronti per il primo vero allenamento fissato per giovedì.

Mourinho fino a domani resterà in quarantena, da mercoledì sarà libero di entrare e uscire da Trigoria, ma soprattutto avvicinarsi ai giocatori. Il tecnico portoghese ha anche richiesto una novità sui campi del Fulvio Bernardini: installare un maxischermo a bordocampo per permettere una spiegazione live dei movimenti, di ciò che i giocatori hanno sbagliato o le mosse che invece hanno fatto bene.

Nel raduno sono state fissate diverse doppie sedute di allenamento, una vera e propria novità rispetto agli ultimi due anni sotto la guida di Paulo Fonseca, che sabato era all’Olimpico ad assistere con sua moglie a Ucraina-Inghilterra. La strategia di Mourinho è chiara: nelle prime due settimane di ritiro i giocatori dovranno concentrarsi al massimo sulla condizione fisica, poi il tecnico utilizzerà negli allenamenti soprattutto il pallone.

La rosa si allenerà sul campo principale, quello su cui affacciano gli uffici dei Friedkin, i tanti giocatori rientrati dai prestiti invece e fuori dai pieni del club si alleneranno invece con alcuni preparatori su altri campi, probabilmente a orari diversi rispetto agli altri.

FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi